Movida: protestano i residenti all’Aquila

foto Marianna Gianforte

Lo spot dell’Aquila racconta una città parziale, secondo alcuni residenti che protestano per ciò che accade la notte in città ma la Aquilio ribatte: sono due cose diverse

L’Aquila della movida, quella degli schiamazzi la notte, quella lasciata imbrattata, con bottiglie e rifiuti per terra. E poi L’Aquila del turismo, delle sue piazze e delle sue chiese. L’Aquila bella e imponente che per chi arriva appare splendida anche dopo un sisma distruttivo, semmai ancor più bella dopo la ricostruzione.

Movida e città, ragazzi e residenti da sempre si alternano, da anni e sono due facce della stessa medaglia. Certo, molta maleducazione c’è. I residenti si lamentano, sono quelli del quarto di Santa Maria Paganica questa volta, in procinto di chiedere al Prefetto un incontro.

Alcuni sono costretti, raccontano, ad andare a dormire in altre case di proprietà nei comuni limitrofi. Esasperati dalla movida e pentiti in alcuni casi di non essere rimasti in periferia. Musica ad alto volume, schiamazzi, ubriacature varie e secondo i residenti anche pochi controlli tanto è che l’associazione di residenti dell’avvocato Gualtieri lamenta proprio questo fatto e ha inviato una segnalazione a sindaco, Prefetto e questore perché secondo loro nessun controllo esiste per gli assembramenti.

Sotto le critiche arriva anche il bellissimo spot dedicato all’Aquila visibile nelle principali stazioni e voluto dall’assessore al turismo Fabrizia Aquilio. Uno spot che mostra L’Aquila nella sua eccezionalità e bellezza, per i residenti però mostra solo una parte. Per l’assessore Aquilio le due cose non devono essere accostate.

Ma intanto il turismo si muove all’Aquila ed è stato siglato un importante accordo con le guide turistiche che si mettono a disposizione ogni giorno con un bel progetto che ha attenzione anche per ipovedenti e persone con difficoltà uditive.

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