Prima udienza, oggi, davanti al tribunale monocratico di Pescara, nel processo a carico del 35 enne accusato di circonvenzione d’incapace e millantato credito ai danni di Nadia e Bartolo.
Nadia e Bortolo, una coppia, alle prese con alcuni problemi psichici, che, come denunciato dalla trasmissione televisiva Le Iene, sarebbe stata vittima di un crudele raggiro. Assenti in aula sia l’imputato sia le parti offese. Si è proceduto all’ammissione delle prove, poi il giudice ha aggiornato l’udienza al 2 marzo 2020, quando saranno ascoltati i testimoni dell’accusa. L’imputato, sulla base dell’ipotesi accusatoria, si sarebbe appropriato, a più riprese, dei pochi soldi prelevati mensilmente da Nadia e Bartolo, i quali percepiscono una modesta pensione di invalidità. Approfittando della loro ingenuità, l’uomo avrebbe chiesto e ottenuto danaro dalla coppia, in cambio della promessa di procurare un lavoro a Bartolo. Per rendere più appetibili le sue bugie, avrebbe poi raccontato alla coppia di essere in stretto contatto con l’allora sindaco Alessandrini e una volta avrebbe anche consegnato ai due una falsa dichiarazione con la quale l’allora vice sindaco Antonio Blasioli si impegnava a trovare un impiego a Bartolo. Le due figlie della coppia, che il tribunale allontanò dai genitori circa vent’anni fa, di recente sono riuscite casualmente a rintracciare Nadia e Bartolo, scoprendo il raggiro di cui erano vittime. Immediatamente hanno chiesto l’intervento della trasmissione Le Iene, che in un servizio hanno smascherato l’imputato.