Natale tragico sul Gran Sasso, tre vittime

Tragedie in montagna, tre vittime sul Gran Sasso tra Natale e Santo Stefano.

Due giovani alpinisti hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere la vetta del Gran Sasso sul versante orientale. Ryszard Barone, 25 anni, e Andrea Antonucci, 28, entrambi di Corfinio, erano con altri due alpinisti ed erano tecnicamente “in conserva”, cioè legati tra di loro a due a due, quando sono scivolati, precipitando a valle per un migliaio di metri. I superstiti hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti gli elicotteri del 118 di Pescara e L’Aquila, con a bordo i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. Una volta raggiunti i due giovani, i soccorritori hanno solo potuto constatarne il decesso e le salme sono poi state recuperate.

E’ stata invece travolta da una slavina, a circa 2.500 metri di altitudine, un’escursionista di cui non si avevano tracce ormai da 24 ore. La donna aveva deciso di raggiungere il Corno Grande del Gran Sasso la mattina di Natale. Aveva salutato casa e si era avviata di buon’ora in modo da fare rientro presto. Non avendo più sue notizie, però, i familiari hanno lanciato l’allarme. La mattina seguente la tragica scoperta da parte dell’elicottero del 118 che ha individuato il cadavere nel Vallone dei Ginepri. La donna, che avrebbe compiuto 49 anni il prossimo 7 gennaio, era residente a Roseto, in provincia di Teramo, ed era un’esperta alpinista, appassionata di montagne e moto.

A lanciare l’allarme sulla pericolosità di questa montagna in questo periodo dell’anno è una guida alpina della zona, Marco Iovenitti che ha scritto un lungo post su Facebook per mettere in allerta gli appassionati sull’assenza di neve e sulla conseguente presenza di ghiaccio su gran parte dei pendii. “Bisogna prestare, quindi, la massima attenzione!”, scrive.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.