Scendono in campo anche i vip per fermare l’abbattimento selettivo di 469 cervi deciso dalla giunta regionale dell’Abruzzo
Firmato un appello da personalità del mondo dello spettacolo impegnate a fianco della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, una delle associazioni che si batte contro la delibera regionale.
Tra i firmatari dell’appello ci sono il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista
Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d’Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi.
“Dobbiamo convivere con gli animali selvatici, eliminando i disagi: evviva i cervi, evviva gli umani e l’intelligenza – ha detto Al Bano – La decisione di abbattere i cervi trasmette disprezzo per la vita e il regno animale che deve essere salvato”.
La conduttrice Alba Parietti ipotizza il trasferimento degli animali:
“Aiutiamo questi cervi, trasferiamoli ma preserviamo la loro vita”, lancia la Parietti.
Per Righetti “L’Abruzzo è una regione meravigliosa frequentata da chi come me ama gli animali. Una regione verde che nessuno deve sporcare di rosso sangue”
“La Regione Abruzzo inserisce un ignobile tariffario all’interno di una delibera per uccidere 500 cervi, in una terra che da sempre ha protetto la fauna”, aggiunge la Di Michele.
“Per favore, ve lo chiedo con il cuore in mano, non uccidete i cervi. La loro mattanza è crudele, pensate che ci sono anche i cuccioli. Siate buoni, siate umani”, dice l’abruzzese Alda d’Eusanio.
La cantante Fiordaliso prega la Regione Abruzzo di “trovare altre soluzioni”
Anche Andrea Roncato si rivolge direttamente alla Regione:
“Mi rivolgo al presidente della Regione Abruzzo: per favore non fatelo, non uccidete 469 piccoli innocenti”
Ancor più energico Salvi:
“Questo messaggio è per la Regione Abruzzo, volevo porvi una domanda: se il vostro cuore sia andato in ferie in qualche paese sconosciuto. Penso che la decisione di uccidere cinquecento cervi sia inaudita! Tutti gli animali hanno il diritto di vivere”.
Il 14 ottobre il Consiglio di Stato, a cui sono ricorse le associazioni ambientaliste, ha concesso la sospensiva della deliberazione regionale, ora si attende il pronunciamento di domani.
“La sorte dei cervi d’Abruzzo – ricorda l’associazione animalista – è appesa alla decisione del CdS nel merito. Ancora una volta – conclude la nota della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – chiediamo a Marsilio di riflettere almeno sul danno d’immagine che il massacro infliggerà a una Regione che, finora, è servita da esempio per la capacità di convivere con gli animali dei boschi e delle campagne”.