Nuova Pescara 2027: Carlo Costantini già in campagna elettorale

Carlo Costantini non si ferma e rilancia con il suo Movimento Civico già in campagna elettorale in vista delle elezioni per la Nuova Pescara del 2027.

Le Campagne Elettorali vanno impostate con largo anticipo, in questo senso Pettinari docet, se n’è convinto anche Carlo Costantini dopo la sconfitta alle Amministrative dell’8 e 9 giugno scorsi. Un difetto caro al centrosinistra, dice, quello di annunciare il proprio candidato ad una manciata di mesi dal voto. Dagli errori s’impara, ma anche dalle positive esperienze come quella del lavoro svolto dal principale competitor di Masci e dal suo movimento civico formato da giovani candidati già pronti ad impegnarsi per una  campagna elettorale lunga due anni e mezzo, fino alle elezioni per il primo consiglio comunale della Nuova Pescara, gennaio 2027. Un lavoro che dai banchi di una ferma opposizione a Palazzo di Città, si espanderà anche a Montesilvano e Spoltore per coinvolgere realtà civiche di quei territori e si prepara ad innalzare perfino barricate a L’Aquila, qualora dovesse prendere corpo l’ipotesi di un ulteriore differimento della fusione nel 2028:

“Ci siamo guardati in faccia – ha dichiarato oggi in Conferenza Stampa Carlo Costantini – e ci siamo detti che l’esperienza fatta in questa campagna elettorale non può che essere un punto di partenza rispetto ad un programma condiviso da molti, che merita di essere riproposto e la necessità di un coinvolgimento nel nostro progetto anche di realtà di Montesilvano e Spoltore.”

E sulle anomalie nelle operazioni di spoglio Costantini non parla di brogli, ma richiama il caso Campobasso:

“Purtroppo, come rimarcato anche dagli organi di stampa nella giornata di lunedì – spiega Costantini – molti presidenti di seggio hanno mostrato totale impreparazione nell’applicazione del voto disgiunto, abbiamo riscontri in oltre dieci sezioni, esattamente come accaduto a Campobasso, dove il problema si è registrato in tutte le sezioni. Nessuno parla di brogli elettorali, ci mancherebbe – spiega ancora Costantini – ma se consideriamo che Masci ha evitato il ballottaggio per poco meno di 600 voti, facendo il pieno con i voti di lista e che ballano decine e decine di voti disgiunti considerati nulli, credo che un approfondimento sia più che doveroso. So che la Commissione Elettorale è già al lavoro, vedremo cosa emergerà.”

Il servizio del Tg8

Luca Pompei: