La Nuova Pescara agita L’Aquila. Parla l’assessore all’urbanistica dell’Aquila e vice segretario nazionale della Lega giovani, Francesco De Santis: “Pescara sogna in grande, il capoluogo regionale non può restare a guardare”
“La fusione tra i comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano e la conseguente nascita di un comune con 200mila abitanti è un evento inedito per la nostra piccola regione che senz’altro potrà portare dei benefici all’intero territorio regionale a patto che le aree interne non resteranno ferme a guardare”. Così l’assessore all’urbanistica dell’Aquila e vice segretario nazionale della Lega giovani, Francesco De Santis, sulla Nuova Pescara, il progetto di fusione dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano previsto per il 2024 sul quale in queste settimane si sta discutendo del rinvio.
De Santis parla soprattutto del ruolo dell’Aquila e sul progetto “L’Aquila città territorio”, da anni cavallo di battaglia delle diverse forze politiche, ultimamente della Lega. Il giovane assessore comunale, in una nota, ripropone la discussione collegandola al nuovo piano regolatore.
“Pescara sogna in grande, il capoluogo regionale non può restare a guardare – spiega De Santis -. Non possiamo limitarci ad osservare questo processo strategico ma dobbiamo capire come e quanto possono reagire in termini positivi le aree interne della nostra regione, che sanno di poter contare sul ruolo centrale dell’Aquila. Mentre per Pescara, Spoltore, Montesilvano l’unione tra comuni può essere facilitata e agevolata da una morfologia clemente, le macro aree appenniniche e interne dell’Abruzzo devono fare i conti con un territorio complesso e difficile da gestire e manutenere. Questo – sottolinea ancora De Santis – deve spingerci ora, prima che sia troppo tardi, ad una riflessione seria sull’integrazione dei servizi, sulla pianificazione dello sviluppo urbanistico, i collegamenti, gli scambi, la possibile logistica di prossimità, la sicurezza”.
Secondo l’assessore “L’Aquila, con i tanti comuni che incorniciano la nostra città, deve accettare oggi la sfida che ci lancia la costa, affinché la nostra non sia una regione a due velocità ma un Abruzzo che punta a sviluppare al massimo i propri servizi e le possibilità economiche e di sviluppo per rendersi il più attrattivo possibile. La sfida – conclude – non può che collegarsi alla conclusione del Nuovo Piano Regolatore che pone le sue radici ad un confronto serio e collaborativo tra forze politiche, associazioni ma soprattutto con i cittadini”.