La nuova Pescara stretta in una morsa tra statuto da approvare e bilanci da vagliare. Tra gli interrogativi di Luciano D’Alfonso c’è proprio quello su debiti potenziali di due delle tre amministrazioni
“Quali sono le vere criticità che potrebbero portare questo processo di fusione ad un esito nefasto che potremmo preannunciare come Pescaraexit?” Ce lo dice il deputato del PD Luciano D’Alfonso al Tg8 ragionando, più dettagliatamente, su taluni passaggi: “I documenti contabili chi li sta studiando per evitare che la piemontese Pescara venga contestata dalla indisciplinata Montesilvano a causa di una novella e resistente questione romana che porrà Spoltore? Dovesse fare che non vengano soppesati i debiti potenziali di due delle tre amministrazioni, che poi insorgeranno e zavorreranno la Nuova Città?”.
“Allora, poiché le questioni vere sono queste per la vita della persona Nuova Città, evitiamo di impiccarci su questioni minori come la denominazione. Per me la città che abbiamo progettato si può votare e far chiamare Fabrizia o Guglielma Marconi” .