Nuova Pescara: sarebbe illegittimo il referendum proposto da Montesilvano

Una consultazione priva di ogni valore giuridico e che non potrebbe impegnare nemmeno un euro di soldi pubblici. Questo è il referendum che vorrebbero fare a Montesilvano contro la fusione con Pescara e Spoltore.

A svelare gli “altarini” di un’iniziativa che avrebbe solo un mero valore consultivo e alcun impatto sulla  Legge Regionale 13 del 2023, che ha preso il posto della Legge Regionale 26 del 2018, è la consigliera comunale del Pd, nonché avvocato, Manuela Natale che ha presentato una diffida al Comune per l’inammissibilità del referendum. Nei giorni scorsi 26 amministratori locali, quasi tutti della maggioranza di centro destra oltre a due consiglieri di opposizione, avevano annunciato l’intenzione di indire un referendum per chiedere ai montesilvanesi se fossero favorevoli alla fusione, sulla base, secondo i promotori, di un quadro politico e sociale completamente diverso rispetto a quello del 2014, quando i cittadini dei tre comuni interessati alla fusione, diedero parere favorevole, e con il rischio, tra l’altro, di una marginalizzazione del dinamico tessuto economico e sociale di Montesilvano.

“percepiamo quotidianamente forte preoccupazione da parte dei nostri cottadini per questa fusione – aveva spiegato il sindaco De Martinis, tra i fautori dell’iniziativa.

Senza entrare nel merito, sul piano squisitamente formale, questo sarebbe un referendum di fatto illegittimo, ancor di più se si dovessero impegnare soldi pubblici per portare i cittadini alle urne e il motivo lo spiega la stessa consigliera del Pd Manuela Natale, questa mattina sulle pagine de “Il Centro”:

“La proposta di un referendum consultivo comunale su una materia che la Costituzione attribuisce alle Regioni è evidentemente contro la legge e ogni tentativo di modificare lo statuto comunale per legittimare lo svolgimento di un referendum comunale su questa materia è giuridicamente privo di pregio e utilità”

La Natale, che si dice pronta a ricorrere alla Corte dei Conti, fa poi riferimento alla proposta di modifica dello Statuto Comunale che estromette il Consiglio Comunale dal potere di deliberare sulla convocazione del referendum, dando mandato esclusivo al sindaco e rendendo ancor più grave l’iniziativa:

“Ecco perché invito e diffido il Comune di Montesilvano a non indire un referendum comunale sull’istituzione della nuova cittò di Pescara e anon impegnare alcuna somma per lo svolgimento di un siffatto referendum giuridicamente illegittimo.”

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