I lavoratori delle Naiadi tornano a manifestare sotto la sede della Regione in piazza Unione, a Pescara, per sollecitare risposte certe sulla riapertura dell’impianto che continua a restare chiuso nonostante le promesse dei mesi scorsi.
Il sit-in questa mattina, dopo che il 30 giugno sono partite le lettere di licenziamento per i lavoratori. Il presidente Marco Marsilio ha incontrato i lavoratori spiegando la sua posizione:
“Crediamo che si debba procedere con il bando per un project financing: seguendo questa strada potremo far ripartire l’impianto delle Naiadi. La Fira ci ha dato l’ok. Trovo singolare d’altronde che una Regione sia proprietaria di un impianto sportivo. Sbloccare la partita del project financing è prioritario: noi saremmo pronti da due mesi a deliberare il project. C’è qualcuno che in Regione la pensa però diversamente. L’assessore Liris ha una delibera pronta da portare in Giunta”.
Il segretario della Slc Cgil Abruzzo Guido Cupido ha detto che “esiste un ventaglio di soluzioni e su queste chiediamo che venga fatto un approfondimento per capire quale sia la migliore. La realtà è che le piscine sono ancora chiuse. Nel sit-in abbiamo coinvolto anche le associazioni sportive che si allenano alle Naiadi perché dobbiamo fare fronte comune”. “Ringraziamo il presidente Marsilio – ha aggiunto Marcella Carletti Fisascat Cisl – per essere venuto ad ascoltare le istanze dei lavoratori. Noi non vogliamo entrare nel merito di quella che sia la soluzione migliore. Vogliamo solo che si trovi la soluzione migliore e che sia quella economicamente più valida. Perché l’obiettivo deve essere uno solo e in tempi brevi. La riapertura delle Naiadi”.
Posizione diversa rispetto a Fratelli d’Italia è quella della Lega:
“Siamo arrivati al 24 luglio – si legge in una nota – e come avevamo preventivato, facili profeti di una storia già vista, le Naiadi sono rimaste chiuse. L’idea persistente di qualche esponente regionale di un nuovo bando che preveda l’affidamento di un solo anno a un privato attendendo un project financing che non ha le gambe per camminare da solo e che per noi non è assolutamente la soluzione a tutti i problemi della struttura è evidente che non sia perseguibile”.