Una porzione di circa 9mila metri quadri di area di risulta su cui costruire una sede unica della Regione Abruzzo, in cambio delle Naiadi e dell’ex Cofa: il do ut des proposto dal Comune di Pescara alla Regione Abruzzo potrebbe risolvere ben tre questioni, nell’ottica di una più ampia riqualificazione del capoluogo adriatico
La discussione, avviata tra i due enti a partire dall’ipotesi di realizzazione di una sede unica della Regione Abruzzo nell’area di risulta, sembrerebbe mettere d’accordo anche le forze di maggioranza politica delle due istituzioni coinvolte e, come spiega Marcello Antonelli, presidente del Consiglio comunale di Pescara, consisterebbe «nel mettere insieme le esigenze della Regione di avere una sede unica a Pescara, evitando di pagare affitti che cozzano con l’idea di buon governo, e anche quelle del Comune di risolvere questioni annose come la riqualificazione dell’area dell’ex Cofa e la gestione delle Naiadi che sono di proprietà della Regione.» Per il presidente del Consiglio comunale si tratterebbe di un’occasione unica.
«Il fatto che ci siano convergenze di intenti potrebbe sicuramente facilitare i tempi», ha dichiarato Antonelli. «In questi ultimi due anni di consiliatura del Comune di Pescara e legislatura regionale dovremmo chiudere tutte le procedure e magari andare anche all’avvio dei lavori. Credo che l’obiettivo debba essere questo.»