Oltre 5 mila aziende abruzzesi hanno aderito ad ADRIAINCUBATOR per investire nell’innovazione di attività ricettive e agricole

Nel corso del summit organizzato dalla Provincia di Pescara all’Aurum sono stati illustrati i risultati del progetto europeo per unire le due sponde dell’Adriatico e sostenere le aziende partner.

Percorsi enogastronomici alla scoperta delle eccellenze abruzzesi, sviluppo di fattorie didattiche, sentieri del miele, percorsi naturalistici seguendo il corso dei fiumi ed eventi sportivi. Questi sono alcuni dei progetti illustrati giovedì 26 maggio all’Aurum, nel corso del summit europeo “L’innovAZIONE del Turismo e dell’Agroalimentare: la sfida dei territori”. Sono oltre 5 mila le aziende abruzzesi che hanno aderito al portale Adriancubator, un incubatore virtuale, frutto del progetto europeo Adriafootouring, che ha come obiettivo stimolare l’innovazione nei settori dell’agroalimentare e del turismo, che raggruppa Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto, Bosnia Herzegovina, Slovenia, Montenegro e Albania e vede la Provincia di Pescara ente capofila. Nella top ten delle richieste di consulenza giunte al portale Adriancubator da parte delle 5 mila aziende abruzzesi ci sono: la possibilità di accesso ai finanziamenti per OLTRE 5 MILA AZIENDE ABRUZZESI HANNO ADERITO AD ADRIAINCUBATOR e le normative fiscali vigenti nei paesi transfrontalieri dell’area adriatica.

Il progetto – spiega il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco – appartiene al programma europeo di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatic ed è stato avviato nel 2012 con un budget di 2 milioni di euro, finanziati dall’Unione Europea».

Nel corso del summit all’Aurum si sono svolti due workshop, moderati dai giornalisti Monica Di Pillo e Andrea Purgatori: «Le opportunità di innovazione per le imprese e la Programmazione regionale 2014 – 2020», in cui sono state illustrate le nuove opportunità di finanziamento europeo per le imprese e «Formazione – innovazione e tecnologie digitali», a cui hanno partecipato esponenti delle Istituzioni, tra cui il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e rappresentanti del mondo della formazione, come la preside dell’Istituto Alberghiero “De Cecco” Alessandra Di Pietro e il presidente italiano della Compait, Confederazione Pasticcieri Italiani. L’importanza di attingere ai finanziamenti di derivazione europea, di spingere sulla formazione, nell’ottica di innovare settori come il turismo e l’agroalimentare è stata ribadita da tutti i relatori di entrambi i workshop.

«Nella top ten – continua il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco – dei punti di forza dell’offerta turistica in Abruzzo, che mostra quali sono gli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno, le prime due posizioni sono occupate da cortesia e qualità del cibo e delle bevande per il 90% dei turisti in visita in Abruzzo, una tappa importante di un percorso alla scoperta dei paesi che si affacciano sull’Adriatico. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e sintetizza alla perfezione il fil rouge del progetto Adriafootouring, innovare e mettere a sistema in modo nuovo e in linea con i bisogni degli utenti, turismo e agroalimentare, spingendo sulla leva strategica della formazione».

 

Tangibili i risultati del progetto Adriafootouring, che ha portato anche ad un confronto tra i diversi modelli di business turistico adottati da ciascun Paese partner. Nel corso del summit c’è stato spazio per un confronto tra i diversi progetti portati avanti sul territorio da parte di associazioni, imprese e tour operator che hanno costituito il network di Adriafootouring.

«Questo progetto europeo – come spiega Franca Terra, responsabile del servizio Turismo della Provincia, financial manager di Adriafootouring – ha favorito il confronto tra i diversi modelli di innovazione applicata al turismo e all’agroalimentare da parte dei Paesi europei partner, in questo caso, Nazioni che si affacciano sulle due sponde del bacino adriatico. Al network di Adriafotouring hanno partecipato aziende ed università europee, che nel corso dei vari study visits hanno illustrato e fatto conoscere agli altri partner il loro modo di apportare innovazione ai settori, più classici, del turismo e dell’agroalimentare».

Idee e modelli di business replicabili dalle aziende che hanno aderito al network Adriafotouring. Tra queste realtà imprenditoriali ce ne sono state alcune che nel corso del summit dell’Aurum hanno illustrato le proprie esperienze. Non è mancata la testimonianza di quanto stanno facendo le Dmc, che costruiscono pacchetti turistici dedicati anche alle nicchie di mercato, ce ne sono alcuni mirati sullo sport, altri sui grandi eventi e sull’enogastronomia. All’Aurum è stato illustrato il progetto portato avanti dalla Dmc Terre del Piacere, che ha aderito al network Adriafotouring e ha lavorato per proporre pacchetti specifici, attraverso l’inserimento dell’Abruzzo tra le prossime tappe del campionato internazionale di golf per diversamente abili. Si è discusso anche della proposta di legge regionale sui Borghi più belli d’Italia, per tutelarne peculiarità e patrimonio architettonico e paesaggistico, attraverso fondi e sgravi fiscali. Non è mancata poi una parentesi golosa, grazie al lunch preparato dall’istituto alberghiero “De Cecco” di Pescara.
Spazio all’innovazione e a tutti i Paesi del bacino adriatico durante gli show cooking di Enza Liberati, docente dell’alberghiero e presidente abruzzese del circuito Lady Chef, dello chef stellato Arcangelo Tinari e del maestro pasticcere Federico Anzellotti, presidente nazionale Conpait
Partner del progetto Adriafootouring, che vede la Provincia di Pescara capofila, la società di servizi Insight&Co Srl, che ha supportato la Provincia nella fase di progettazione.

«Abbiamo realizzato – spiega Francesca Renzi, responsabile Insight&Co – un’analisi dei fabbisogni, dei punti di forza e debolezza delle aziende del settore turistico e agroalimentare, evidenziando le esigenze e le criticità del territorio, dei sistemi produttivi e dei servizi e abbiamo partecipato a realizzare l’incubatore virtuale o lo sportello fisico di sostegno alle imprese>>.

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