Slitta di nuovo l’udienza davanti per decidere sulla richiesta di archiviazione riguardante l’omicidio di Nicola Bucco, ucciso con tre coltellate nel 2012 a Pescara nella sua abitazione di via Leopardi.
Il rinvio è dovuto alla mancata notifica a uno degli indagati. A chiedere l’archiviazione del procedimento è stato il pm titolare delle indagini, Gennaro Varone, perchè “ogni verifica di traccia biologica che potesse legare una delle persone sospettate al luogo del delitto è stata negativa” e inoltre “non sembra vi sia ragionevole possibilità di elevare ad alcuno una imputazione che possa essere ragionevolmente sostenuta in dibattimento”. Tre le persone finite nel registro degli indagati: Giuseppe Del Rosario, 68 anni di Chieti, uscito però quasi subito fuori dalla lista dei sospettati; Emilio Massacese, 60 anni, nato a Pescara, fratello di Vittorio (il titolare del bar del porto che aiutava Bucco nelle spese dell’affitto di casa e che per primo ha scoperto il cadavere); il marinaio tunisino Rafik Ben Amri, 33 anni, difeso all’avvocato Enzo Di Lodovico. Ad opporsi alla richiesta di archiviazione sono stati la sorella, il figlio e l’ex moglie della vittima, che, tramite i loro legali, gli avvocati Alberto Faccini Caroppo e Enrico Della Cagna, sostengono la necessita’ di disporre “l’integrazione delle attività di indagine compiute” e di una “attenta verifica di aspetti che non possono essere giustificati d’ufficio semplicemente secondo parametri di verosimile convinzione”. La prossima udienza si terrà il 24 novembre.