Sarà conferita oggi al professor Cristian D’Ovidio l’autopsia sul corpo di Maria Rita Conese, 72 anni, originaria di Atessa, uccisa domenica scorsa del marito Angelo Bernardone, 74 anni, pensionato, che ha gettato la donna – malata di Alzheimer – dal ponte della strada provinciale 216 nel fiume Osento.
L’uomo, assistito dall’avvocato Vincenzo Cocchino di Vasto, è stato interrogato ieri dal pm della Procura di Vasto Michele Pecoraro che coordina l’inchiesta: è in carcere a Vasto, in attesa della convalida del fermo di polizia giudiziaria per omicidio volontario. Secondo quanto si è appreso – di quanto avrebbe raccontato il pensionato – la donna aveva il pensiero fisso che i genitori, che immaginava vivi, avessero bisogno di lei e il marito la portava al cimitero per convincerla che non c’erano più. Domenica scorsa moglie e marito stavano andando ad Atessa, diretti al cimitero
dopo aver pranzato a casa con uno dei figli, quando lei, si è tolta la cintura di sicurezza perché voleva scendere dall’auto: a quel punto l’uomo ha accostato l’auto sull’unico rettilineo, i due sono scesi e hanno discusso, lei ha detto che avrebbe proseguito a piedi. Poi lui l’ha spinta di sotto. Dopo Bernardone è tornato a casa, ha raccontato al figlio ciò che era accaduto ed è andato a costituirsi nella caserma dei carabinieri.