Sono stati 4 i proiettili, su oltre 10 sparati, che domenica mattina hanno raggiunto alla schiena Francesco De Florio De Grandis, 72 anni, ucciso dal condomino Amleto Petrosemolo, 70 anni, in via Cipollone a Lanciano.
L’autopsia svolta oggi a Chieti dal medico legale Cristian D’Ovidio ha accertato che il colpo letale è stato quello che ha raggiunto la vittima alla cervicale, dietro la testa. Confermata la gravità dei colpi inferti e la volontà di uccidere. Sempre stamani l’indagato, accusato di omicidio volontario aggravato da motivi futili e abietti, si è avvalso della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Massimo Canosa, in modalità da remoto. Il giudice delle indagini preliminari non ha confermato il fermo di Petrosemolo perché non c’è pericolo di fuga, ma contestualmente ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere perché per il reato è previsto l’ergastolo. Provvedimento chiesto anche dal pm Serena Rossi. Il difensore, l’avvocato Alessandra Cappa, ha invece avanzato richiesta degli arresti domiciliari in un luogo di cura, non accolto dal gip. La famiglia De Grandis è patrocinata dall’avvocato Fabio Palermo che sta valutando la costituzione di parte civile.