“Le scelte operate dall’amministrazione comunale di Pescara in materia di orari delle attività di ristorazione nel centro non ci soddisfano: chiediamo si torni a ragionare insieme, mettendo sul tavolo tutti i problemi, per arrivare a una soluzione condivisa”.
Lo dice il direttore della Cna di Pescara Carmine Salce commentando le decisioni della Giunta Masci sui nuovi orari in vigore fino al 24 luglio prossimo per le attività di ristorazione: per le attività del centro storico e del centro cittadino (come piazza Muzii) il limite è alle 2 nei weekend, lasciando ferma la mezzanotte per gli altri giorni della settimana.
“Apprezziamo la decisione di liberalizzare senza restrizioni le attività artigianali legate alla ristorazione, ma avevamo chiesto, insieme alle altre forze imprenditoriali della città – prosegue Salce – un maggiore sforzo di conciliazione delle varie posizioni in campo, di esercenti e residenti soprattutto, nel nome di una reciproca tolleranza. Ma così non è stato. Con il risultato che una realtà metropolitana che da sempre muove vanto di erogare servizi al turismo regionale si ritrova ad applicare orari assai discutibili”. Per Salce la scelta attuale “stride con le esigenze prospettate sia dai gestori delle attività sia dai residenti. I primi, alle prese con le gravi perdite di fatturato provocate dalla pandemia, avevano chiesto un ragionevole prolungamento degli orari di chiusura; i secondi avevano sollevato problemi legittimi che non si limitano solo agli orari, quali sicurezza, traffico, assembramenti, decoro. Temi che chiamano in causa la dotazione di servizi, l’attività di vigilanza non della sola forza pubblica, ma anche della polizia municipale, le restrizioni del traffico e tanto altro. Invece si è deciso di operare solo sul fronte semplicistico degli orari. Le decisioni vanno modificate mettendo in campo tutti i problemi”.