Ordinanza di Marsilio: Abruzzo in zona Arancione. Gelo del Governo

Il presidente della Regione Marco Marsilio ha firmato un’ordinanza che pone da subito l’Abruzzo in zona arancione. Il governo pronto alla messa in mora.

 

Il Presidente Marsilio ha firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo delinea il rientro in zona arancione. L’Ordinanza ha efficacia dal momento della sua pubblicazione. Già da lunedì mattina 7 dicembre si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa.

Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale, la cui richiesta del 15 novembre scorso era stata all’origine dell’Ordinanza del 16 che ha portato la regione in zona rossa a decorrere dal 18 novembre scorso. Ordinanza poi assorbita dal successivo atto del Ministro Speranza, recentemente prorogato. In particolare, non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi. Diminuiscono anche i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, mentre da metà novembre a oggi sono aumentati di alcune centinaia i posti letto complessivamente messi a disposizione del Covid. Il tutto in un quadro in cui gli indicatori principali (Rt, tasso occupazione posti letto in terapia intensiva e area medica, tasso di ospedalizzazione sulla popolazione residente) pongono l’Abruzzo sempre perfettamente allineato alle medie nazionali e con un rischio complessivo classificato come ‘moderato’.
Il Presidente Marsilio si era assunto la responsabilità di anticipare autonomamente l’applicazione della disciplina più restrittiva prevista dalle norme nazionali, con l’obiettivo di iniziare senza indugi la cura necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano -secondo Marsilio- che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile e, come auspicato, in tempo utile a riaprire le attività commerciali per l’inizio della stagione natalizia. La stessa Cabina di Regia nazionale aveva dato atto positivamente che la Regione aveva adottato in anticipo la disciplina più restrittiva.
“Si è così contemperata l’esigenza – che rimane prioritaria – di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica.
L’interlocuzione con il Ministro, che è stato informato prima dell’adozione del provvedimento, si è svolta sempre all’insegna della reciproca correttezza e leale collaborazione istituzionale, della quale il Presidente Marsilio ringrazia il Ministro Speranza.
Tuttavia, il Presidente ha ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”.
Lunedì pomeriggio alle ore 15 presso la sede di Palazzo Silone il Presidente illustrerà alla stampa i dettagli dell’iniziativa.

Qui l’ordinanza di Marsilio

 

 

INTANTO IL GOVERNO É PRONTO A RESISTERE NEI CONFRONTI DEL PROVVEDIMENTO.

“La regione Abruzzo aveva anticipato l’ingresso in zona rossa rispetto all’ordinanza del governo. La cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c’è avallo su questa ulteriore anticipazione”. E’ quanto si apprende da fonti di Governo. Non si esclude l’impugnativa dell’ordinanza.

Si sta valutando in queste ore – secondo quanto apprende l’ANSA da fonti di Governo – una lettera di diffida indirizzata al governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, in cui si chiede al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza che anticipa di due giorni l’entrata della Regione in zona arancione. Secondo la messa in mora, se la richiesta non sarà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione Abruzzo.

Boccia, Abruzzo sarà diffidato se arancione da domani

“C’è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie, quindi se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del ministero della Salute. Se la regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata”. Lo ha detto il ministro alle Autonomie Regionali Francesco Boccia alla trasmissione televisiva “Non è la D’Urso”.

 

Covid: Pd Abruzzo, da Marsilio propaganda, Regione nel caos

“Marsilio sta ancora una volta usando gli abruzzesi per fare propaganda, gettando una comunità intera nel caos e nella confusione con un’ordinanza che apre una contrapposizione istituzionale che la nostra Regione non ha mai conosciuto”, duro il commento del capogruppo PD alla Regione Silvio Paolucci sulla vicenda dell’ordinanza di uscita dalla zona rossa che il presidente ha firmato nel tardo pomeriggio. “Il presidente ben sapeva bene che i termini temporali dell’area rossa non gli avrebbero consentito l’uscita prima di 21 giorni – riprende Paolucci – Di più, aveva scelto la zona rossa prevedendo che tutto il Paese sarebbe diventato tale, sbagliando clamorosamente ogni previsione e incastrando la nostra regione nelle massime restrizioni che hanno condotto alla paralisi di tutte le attività. L’anticipazione maldestra di 48 ore del ritorno alla zona arancione non può avere alcun valore legale, dopo aver già concordato con il Governo tempi e modalità dell’anticipo dell’uscita dalle massime restrizioni a partire dal 9 dicembre, piuttosto dimostra ancora una volta che Marsilio sceglie di piegare problemi di portata epocale a una dialettica di contrapposizione verso l’esecutivo nazionale per meri interessi di partito”. “Forzare la mano e portare l’Abruzzo allo scontro istituzionale è solo vergognoso. Fare politica con il COVID è una manovra da “militanti” di bassa levatura. Buttarla in confusione, a discapito dei commercianti e degli operatori economici, è da irresponsabili. Da due mesi comunica in modo avventato, fomentando sconforto, disillusione e rabbia, al posto di occuparsi di un’emergenza sanitaria esplosa per via della carenza di una guida e di quella sociale aggravata per via di risorse per l’economia da lui promesse e mai arrivate. Pensi, Marsilio, a fare l’unica cosa per cui è stato eletto due anni fa: governare l’Abruzzo. Potrà fare propaganda quando ci sarà una campagna elettorale da fare, ora c’è una pandemia da governare”.

 

Torto (M5S), Marsilio non capisce confusione che crea

“C’è da constatare, amaramente, che il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio forse non si rende conto dello stato di confusione che crea nel cittadino con Ordinanze non sincroniche alle norme e alle decisioni delle istituzioni nazionali.” Così interviene la deputata abruzzese Daniela Torto del Movimento 5 Stelle. “Appena si è diffusa la notizia della nuova ordinanza, criptica nel suo contenuto, sono stata contattata da moltissimi cittadini che chiedevano, giustamente, quale comportamento avrebbero dovuto assumere da domani” commenta la parlamentare. “Davvero non si riesce più a capire se il Governo della Regione Abruzzo è in totale stato confusionale oppure è guidato da una ostinata strategia propagandistica contro il Governo, con decisioni prese in totale contrapposizione!” E conclude la Torto: “Marsilio spieghi che senso ha questo agire che sta provocando solo dubbi tra i cittadini, ma che comporterà anche tante problematiche da risolvere nell’applicazione delle norme sugli spostamenti, sulle aperture e chiusure delle attività nonchè sui ristori.” “Si sta giocando sulla pelle dei cittadini e sulla emotività di tutti noi. Siamo tutti stanchi e c’è bisogno di collaborazione seria tra le istituzioni, non di battitori liberi che creano solo confusione” conclude la parlamentare.

Per i consiglieri regionali M5S “il passaggio da zona rossa ad arancione, annunciato sul profilo Facebook del Presidente Marsilio, per di più nel tardo pomeriggio di domenica, è la sintesi perfetta di una gestione confusionaria che punta più alle logiche di consenso che al buonsenso. Mentre si gioca con la propaganda, ci sono migliaia di esercenti che domattina alle 8.00 non sanno cosa fare. Ed è bene ricordare che le sanzioni a carico di chi apre in zona rossa sono salatissime. Si continua a voler anticipare o prevedere le decisioni del Ministero lasciando gli abruzzesi in balia di informazioni discordanti tra la Regione e il Governo. Una confusione creata ad hoc, come quando si è voluta anticipare a tutti i costi la zona rossa, per nascondere sotto al tappeto i risultati di una gestione pessima dell’emergenza alimentando uno scontro istituzionale che non fa certo bene agli abruzzesi. Chi troppo spesso si riempie la bocca chiedendo di collaborare con la giunta regionale di fatto ostacola il lavoro dei Ministeri. L’Abruzzo ha bisogno di una guida responsabile e non di azioni irresponsabili di chi cerca consenso politico a danno di persone che da mesi sono provate”.

 

Assessore D’Amario: “L’ordinanza del Presidente Marsilio è valida ed efficace da domani stesso”. 

L’assessore regionale alle Attività Produttive Daniele D’Amario ha precisato: “Apprendo di dichiarazioni anche da parte di qualche associazione di categoria del commercio tese a mettere in dubbio la validità dell’ordinanza presidenziale. Tali dichiarazioni sono del tutto infondate ed hanno come unico risultato quello di ingenerare solo confusione. Da domani in Abruzzo sono efficaci a pieno titolo le prescrizioni previste dal DPCM per le zone arancioni. Tutte le attività commerciali potranno finalmente riprendere le proprie attività”.

 

Testa e Sigismondi: “Marsilio guida autorevole”

“L’obiettivo di fare uscire la regione Abruzzo il prima possibile dalla zona rossa, salvando il ponte dell’Immacolata, come promesso è stato pienamente raggiunto e – come già ampiamente spiegato – grazie alla scelta lungimirante del presidente Marsilio e della sua squadra di governo che hanno deciso di anticipare le misure più restrittive per ridurre il rischio contagio. Diversamente, la nostra regione avrebbe perso altri giorni importanti per il commercio e per l’economia, soprattutto quella legata all’atteso periodo natalizio. Il presidente Marsilio si conferma, dunque, guida autorevole dell’Abruzzo, capace di chiedere maggiori sacrifici alla sua gente, quando è necessario, e pronto ad assumersi grandi responsabilità sulle riaperture per salvare l’economia regionale”. Così, in una nota congiunta il capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa ed il coordinatore regionale di FdI, Etelwardo Sigismondi.

 

D’Alessandro (IV): “Marsilio come Totò”.

Per il deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro si è di fronte alla “ennesima sceneggiata e ormai si sta oltrepassando ogni limite. Prima Marsilio trascina nella zona rossa l’Abruzzo, senza ragione, e rimaniamo gli unici in Italia. Dopodiché il furbetto romano di notte, con il favore delle tenebre, si inventa una anticipazione fuori da ogni intesa e copertura normativa. Marsilio prima ci ha messo in queste condizioni ed ora vuole vendersi la Fontana di Trevi. Ci mancava pure il Totò d’Abruzzo. Il dramma è che ci getta nel caos e soprattutto getta nel caos le attività economiche abruzzesi .”

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.