Ospedale Chieti, appello di Vecchiet: “L’HIV non è scomparso”

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Incontri, relazioni, avventure: l’estate appena iniziata offre terreno fertile alle malattie sessualmente trasmissibili. Le raccomandazioni del responsabile della Clinica Malattie Infettive dell’ospedale di Chieti

Il professore Jacopo Vecchiet invita a tenere la guardia alta per evitare di contrarre malattie a trasmissione sessuale, prima tra tutti l’HIV, che non è affatto scomparso. Le infezioni che si trasmettono per contagio diretto tramite contatto sessuale sono in genere causate da batteri e virus veicolati, attraverso le mucose, da liquidi biologici infetti, e possono colpire vari organi. Oltre all’HIV, altri esempi sono il Papillomavirus umano, l’herpes genitale, l’epatite, la Candida e il Tricomonas.

“L’HIV, per esempio, non è scomparso – evidenzia Vecchiet – e ancora nel nostro Paese ogni anno si diagnosticano circa 2 mila nuovi casi, e una percentuale elevata di soggetti arriva a scoprire la malattia nelle fasi più avanzate. L’infezione da HIV è una patologia al momento curabile grazie alle nuove terapie antivirali che  consentono di evitare la progressione della malattia, ma la prevenzione resta uno strumento fondamentale. Nel nostro reparto, come negli altri ospedali, è possibile effettuare il test in forma anonima, senza spese di ticket, e nella massima tutela della riservatezza. Basta un semplice prelievo ematico che viene eseguito tutte le mattine dalle 8.00 alle 14.00. Inoltre abbiamo istituito un ambulatorio per la profilassi pre e post esposizione da HIV e un altro dedicato allo studio delle malattie sessualmente trasmissibili. L’accesso è semplice,  basta fare una telefonata per prendere appuntamento. Prendersi cura della propria salute è facile, prevenzione e diagnosi precoce possono davvero aiutare a non incorrere nelle conseguenze gravi di queste malattie, che in estate soprattutto è più facile contrarre”.