Ospedale Pescara: Pettinari torna ad incatenarsi

Il consigliere comunale di Pescara Domenico Pettinari torna ad incatenarsi davanti al Cup dell’ospedale di Pescara

Una nuova protesta organizzata per denunciare le gravi criticità in cui versa la sanità abruzzese e pescarese. Domenico Pettinari, presidente del Movimento Politico “Pettinari per l’Abruzzo” ha chiesto l’intervento immediato della Regione e chiamato in causa anche il Comune di Pescara.

Due anni fa, quando era vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari aveva dato vita ad una analoga iniziativa ma davanti al Pronto Soccorso dell’ospedale. Leggi anche: Pescara: Pettinari si incatena al cancello del Pronto soccorso

Questa mattina insieme a Pettinari c’erano anche Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo, consiglieri comunali della lista “Pettinari Sindaco”, e Luigi Laguardia , responsabile del Dipartimento sanità del movimento politico, sono scesi nuovamente in strada a manifestare incatenandosi davanti all’Ospedale di Pescara per denunciare i “grandi disservizi della sanità” e avanzare proposte.

Il presidente Pettinari ha detto: Innanzitutto formuliamo la nostra piena solidarietà a tutto il personale sanitario coinvolto nella brutale aggressione di qualche giorno fa nel reparto di oncologia e chiediamo con forza al Presidente di Regione di dotare le AASSLL dei fondi necessari per garantire la presenza di uomini della vigilanza privata armata in ogni reparto a tutela dell’utenza debole e soprattutto del personale costantemente esposto a rischi enormi. Detto ciò, esprimiamo la nostra grande preoccupazione per l’enorme disavanzo della sanità regionale e quindi anche della Asl di Pescara che comporterà una stagione di tagli ragionieristici sulla pelle dei cittadini . Siamo fortemente preoccupati per i tagli che si preannunciano . Apprendiamo dalla stampa che in Regione Abruzzo la manovra correttiva per abbattere parte del disavanzo prevederebbe tagli pari a 68 milioni di euro di cui 5 milioni solo per la ASL di Pescara. Questi tagli andrebbero a peggiorare inevitabilmente l’erogazione del servizio già gravemente compromesso se pensiamo alle lunghe attese in Pronto Soccorso per carenza di personale sanitario, alle liste d’attesa per specialistica ambulatoriale, alla carenze dei farmaci, alla strumentazione sanitaria spesso obsoleta (es. ecografi e riuniti di oltre 20 anni!!!) , agli ospedali minori di Penne e Popoli con reparti declassati negli anni e a tanto altro ancora . Un’altra nota dolente per cui mi sono battuto negli anni è la riattivazione dell’elisuperficie dell’ospedale di Pescara . E’ mai possibile che, pur avendo una elisuperficie al servizio del Santo Spirito di Pescara, l’elisoccorso deve ancora atterrare in aeroporto dove il paziente viene caricato su un’ambulanza privata che deve transitare nel traffico cittadino fino a raggiungere il pronto soccorso perdendo minuti preziosi ?? Trattandosi di patologie tempo-dipendenti vorrei ricordare che solo pochi minuti persi fanno la differenza tra la vita e la morte .

Le nostre proposte sono chiare e le rivolgiamo nuovamente al Presidente di Regione, all’Assessore alla Sanità Verì e al Sindaco di Pescara Masci nella sua veste di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl di Pescara continua Pettinari . Bisogna immediatamente elevare l’Ospedale di Pescara a DEA di II livello, dotare il pronto soccorso di personale aggiuntivo, aumentare i posti letto nei reparti e nelle strutture residenziali esterne per poter ricoverare e non trattenere impropriamente i pazienti in pronto soccorso per diversi giorni, creare mini pronto soccorso esterni nella medicina territoriale per servire i codici bianchi e verdi e liberare così il Pronto Soccorso da accessi inappropriati, acquistare nuovi macchinari e dismettere gli ecografi di oltre 20 anni (!!!) e riattivare immediatamente l’elisuperficie per far atterrare l’elisoccorso accanto all’ospedale. Inoltre – continua Pettinari – chiediamo come sia possibile che a distanza di 10 anni la palazzina acquistata dalla Asl di Pescara in Via Rigopiano sia ancora in uno stato di grave fatiscenza e abbandonata. E’ mai possibile che si spendano milioni di euro dei cittadini per lasciare un immobile inutilizzato e in abbandono per dieci anni?

Infine vorrei segnalare che ad ogni pioggia l’ospedale di allaga causando disagi enormi ai pazienti, sono soprattutto le sale operatorie a subire maggiori danni dagli allagamenti perché costrette ad interrompere i servizi per non parlare dei parcheggi seminterrati che si allagano facilmente mettendo anche a rischio la permanenza delle autovetture”.

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Gigliola Edmondo: