Otto marzo a Pescara con il sit-in del Collettivo Zona Fucsia. Tante le realtà associative, sindacali, politiche e partitiche del territorio pescarese e regionale che hanno aderito
La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, la povertà e la precarietà: un focus molto ampio di riflessione che ha un denominatore comune, un sistema che si sta sgretolando. A Pescara, il sit-in organizzato dal Collettivo Zona Fucsia. Tantissime le realtà associative, sindacali, politiche e partitiche del territorio pescarese e regionale che hanno aderito.
«E’ importante partire con la festa internazionale della donna, ma per parlare più ad ampio raggio di tutte le discriminazioni che ci sono in questa società etero patriarcale – dice al TG8 Benedetta La Penna, co-fondatrice di Collettivo Zona Fucsia – tant’è che, infatti, questo per noi non è solo la giornata della donna ma è uno sciopero globale trans femminista. Riteniamo che ogni discriminazione sia connessa ad altre in quanto la matrice è la stessa: il patriarcato. Per noi, ogni lotta non è più importante di un’altra. I diritti civili sono tanto importanti quanti sono i diritti sociali. Rivendichiamo la assoluta necessità del miglioramento della legge 194. Ribadiamo il diritto ad autodeterminarsi delle persone trans e chiediamo, a gran voce, più diritti per le persone».