Ieri pomeriggio a Rosciano i funerali e il lutto cittadino per Thomas Luciani, il 16enne assassinato nel parco. Mercoledì erano in tanti a Pescara per partecipare alla veglia di preghiera
Mentre il quadro della morte di Thomas Christopher Luciani si compone con nuovi tasselli che seguono la vicenda giudiziaria, resta scolpito nel cuore della città lo strazio infinito che questa storia si porta dietro. Forse è anche per questo, per unirsi in una dolorosa incredulità collettiva, che mercoledì in tanti hanno partecipato alla veglia di preghiera organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio al parco Baden Powell di Pescara, dove Thomas è andato incontro alla sua orribile fine.
A rispondere all’appello non sono stati solo amici e conoscenti, ma anche i rappresentanti di enti, istituzioni e forze dell’ordine, come il prefetto Flavio Ferdani, il questore Carlo Solimene e i rappresentanti delle forze dell’ordine, oltre al sindaco del capoluogo adriatico Carlo Masci e a molti esponenti politici.
FIORI E BIGLIETTI DAVANTI ALLA RETE. Per “Crox”, così gli amici chiamavano Christopher, fiori e biglietti sono stati posti davanti alla rete che separa il parco dall’area di vegetazione e sterpaglie in cui il ragazzo è stato assassinato. A portare questi piccoli omaggi sono stati soprattutto tantissimi giovani, profondamente colpiti da una vicenda che ha sconvolto tutti, rimescolando dubbi e paure di generazioni diverse, parti di una società che vede traballare i valori su cui si credeva fondata.
«Siamo qui, anche se molti di noi non conoscevano Christopher Thomas, perché ci sentiamo coinvolti e sconvolti», ha detto durante la preghiera padre Rolando Curzi, sacerdote della Comunità di Sant’Egidio, parlando dell’ombra che ha sconvolto Pescara e tutta l’Italia.
Anche Don Marco Spadaccini, parroco di Rosciano, non nasconde la sua commozione:
“Sono qui per rappresentare la mia parrocchia, la cittadinanza di Rosciano e in particolare Olga Cipriano, la nonna di Christopher Thomas Luciani, che non se l’è sentita di essere qui di persona, ma ci teneva a ringraziare tutte le persone presenti che hanno dedicato una preghiera per il nostro giovane che non c’è più e per i suoi familiari”, ha dichiarato il sacerdote alla stampa.
Sarà proprio Don Marco, insieme al vescovo di Pescara Tommaso Valentinetti, a celebrare la messa per i funerali di Christopher Thomas Luciani, che si terranno oggi pomeriggio alle ore 17 a Rosciano, nella chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Il sindaco di Rosciano Simone Palozzo ha disposto il lutto cittadino per la giornata odierna.
PALLONCINI BIANCHI E UNA CANZONE DI ULTIMO PER THOMAS. Un lungo applauso, lacrime e il pianto dirotto di parenti e amici ha accolto il feretro di Thomas Christopher Luciani all’esterno della chiesa di Rosciano dove si sono celebrati i funerali. Sotto le note della canzone di Ultimo “Rondini al guinzaglio” sono stati lanciati in aria palloncini bianchi e rossi prima di un lungo e interminabile applauso che ha accompagnato l’ultimo viaggio del 16enne.
VALENTINETTI: “LA RESPONSABILITA’ E’ DI TUTTI”. “Mi sono capitati nella mia vita funerali difficili, i sette bambini scomparsi nel terremoto di San Giuliano di Puglia, ma anche questo funerale per me è molto difficile perché mi sono fatto un esame di coscienza. La responsabilità di un atto così violento, la responsabilità di una morte così precoce, 17 anni poco meno, chi se la porta addosso? Sicuramente voi direte che chi ha compiuto i gesti che non doveva compiere, ma credo che sia il momento in cui dobbiamo riflettere su una assunzione di responsabilità. Se avvengono questi fatti, se i ragazzi diventano ragazzi incontrollabili, io credo che ci sia una dimensione di responsabilità che tutti indistintamente dobbiamo assumerci”. Sono le parole dell’arcivescovo Tommaso Valentinetti, della diocesi di Pescara-Penne, pronunciate nell’omelia durante la Messa.
“Non è il caso – ha proseguito Valentinetti – di puntarci il dito uno contro l’altro pensando che la responsabilità sia solo di una realtà, solo di una persona, solo di una situazione. L’assunzione di responsabilità è da parte di tutti noi: delle istituzioni, della scuola, delle famiglie, della chiesa, di tutti. Un sussulto di responsabilità perché queste cose non sono giustificabili. Queste cose non sono comprensibili. La presenza di tanti ragazzi, di tanti giovani, tanti fiori portati fino a questa mattina nel luogo dove è accaduto questo evento, testimoniano che si può avere un sussulto di umanità. Un sussulto di verità, un sussulto che fa cadere le armi dalle mani dei violenti, che fa cadere la nuova lebbra, che sta attanagliando la gioventù: la droga. Mi appello e non potrei fare niente di diverso e so che fanno già tanto, a coloro che hanno responsabilità di controllo e di governo di fermare i mercanti di morte. Siamo qui – ha concluso il vescovo – per pregare per Christopher perché il signore lo accolga tra le sue braccia per chiudere quelle ferite martoriate dalle coltellate. Siamo a pregare anche per chi ha inferto quelle coltellate perché si ravveda, comprenda e capisca”.
LUTTO CITTADINO ANCHE A PESCARA. E in segno di vicinanza anche a Pescara il sindaco Carlo Masci ha firmato un provvedimento per proclamare il lutto cittadino. A partire da questa mattina e fino alle ore 18.30, esposizione delle bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali e in tutti gli edifici pubblici. Ai titolari di attività commerciali e ai pubblici esercenti viene chiesto di non porre in essere, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, in concomitanza con lo svolgimento della cerimonia funebre, comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino.
“La città di Pescara si unisce nel dolore alla comunità di Rosciano, nel giorno dell’ultimo saluto a Christopher Thomas Luciani – è scritto nel provvedimento – Fermarsi è doveroso, come testimonianza del cordoglio non solo della nostra città ma della nazione, in segno di rispetto per la famiglia e per gli amici di Christopher, e anche per riflettere in maniera profonda e responsabile su ciò che è accaduto”.