Il legale rappresentante di un poligono di tiro al volo illegale è stato denunciato dai Carabinieri di Gissi. Sequestrata la struttura, rischia fino a due anni di reclusione e ad una multa tra 15mila e 51mila euro.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Gissi hanno operato il sequestro preventivo di un poligono di tiro a cielo aperto sia per mancanza di titolo autorizzativo urbanistico-edilizio di una serie di manufatti realizzati all’interno, non temporanei bensì pienamente funzionali all’attività (fossa interrata di lancio piattelli, rimesse attrezzi, uffici, ecc.), sia per carenza di una valutazione previsionale di impatto acustico che di una recinzione ed adeguata tabellazione dell’area, sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.
Al quadro appena delineato si aggiunga anche un attraversamento non autorizzato sul limitrofo torrente “Monnola”, corso d’acqua iscritto nell’elenco delle acque pubbliche, che consentiva il collegamento con l’area del poligono; in acqua, inoltre, sono stati rinvenuti dai militari frammenti dei piattelli che ne testimoniano il mancato corretto smaltimento.
E’ stato deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante del poligono per violazioni alla normativa urbanistico-edilizia (DPR 380/2001, D.Lvo 42/2004), per abbandono di rifiuti non pericolosi (D.Lvo 152/2006) e per impatto acustico (L. n. 447/1995). Il soggetto rischia l’arresto fino a due anni e un’ammenda da 15.493,00 € a 51.645,00 €.