Addio all’avviso di cortesia: da oggi ritardare il pagamento del parcheggio comporta la multa immediata. Reazioni negative al Comune di Teramo
Se pensiamo che basti un semplice “Scusate il ritardo”, siamo in errore. Pagare il ticket del parcheggio deve tornare ad essere un gesto immediato e senza appello per tutti, ritardatari compresi. L’aggiornamento del codice della strada stabilisce infatti la multa diventa obbligatoria per tutte le violazioni della sosta a pagamento, quindi anche per il ticket scaduto, un caso che fino a ieri prevedeva l’avviso di cortesia, cioè la possibilità a pagare prima dello scatto della multa.
Dunque il cosiddetto avviso di cortesia ha avuto vita breve, il nuovo codice della strada lo ha cancellato senza pietà per gli automobilisti, e forse con un certo riguardo per le casse dei Comuni. Ma non tutti gli amministratori sono contenti di fare cassa sulle spalle, o meglio sulle tasche, dei propri cittadini. Infatti il sindaco di Teramo D’Alberto, con gli assessori Ciapanna, Filipponi e Cordone, ha dichiarato:
“Salvini e il Governo Meloni cancellano l’avviso di cortesia e condannano i cittadini a pagare sanzioni pesanti. Come Comune ci batteremo in tutte le sedi per spingere il Governo a fare un passo indietro”.
A partire da oggi, in applicazione delle norme del nuovo codice della strada, la multa scatterà per tutte le violazioni della sosta a pagamento, quindi anche per ticket scaduto, e non più, come avveniva dall’introduzione dell’avviso di cortesia, solo per il ticket mancante.
In base alle modifiche intervenute, infatti, non sarà più possibile applicare l’avviso di cortesia che a Teramo aveva dato risultati importanti e che consentiva agli utenti di sanare il pagamento del tempo di parcheggio eccedente quello per il quale era stato pagato il ticket, entro le 20:30 della stessa giornata, con un sovrapprezzo di 3 euro. Adesso, in osservanza a quanto stabilito dal nuovo codice della strada, sia in caso di assenza di tagliando, sia in caso di ticket scaduto, si applicherà dunque la sanzione amministrativa.
“Con l’emanazione della Legge n. 177 del 25.11.2024 di riordino e revisione del codice della strada, l’attuale quadro giuridico della sosta regolamentata è stato oggetto di una rivoluzione copernicana che ha modificato completamente l’articolo 7, comma 1, lett. f) e comma 15 del codice della strada, disciplinando il recupero della tariffa non pagata, che è diventata, a tutti gli effetti, una parte della sanzione pecuniaria. – spiega il Comandante della polizia municipale Franco Zaina – Nella sostanza, in caso di mancato pagamento della tariffa dovuta per la sosta, deve essere applicata una sanzione pecuniaria che va da 42 euro (29,40 entro 5 giorni) a 173 euro, alla quale deve essere aggiunta una maggiorazione pari all’intera tariffa giornaliera. In caso di pagamento insufficiente, invece, non viene prevista alcuna sanzione entro il 10 per cento del tempo per cui è stata corrisposta la tariffa, introducendo una sorta di tolleranza, mentre se l’accertamento di violazione verifica uno scostamento di oltre il 10 per cento ma entro il 50 per cento del tempo in cui è stata corrisposta la tariffa, si applicherà una sanzione che va da 21 euro (14,70 entro 5 giorni) a 86,5 euro. Nel caso in cui venga invece, superata la soglia del 50% del tempo di sforamento, la sanzione andrà da 42 euro (29,40 entro 5 giorni) a 173 euro”.
Per tutte le fattispecie, sempre in base a quanto previsto dal codice della strada, la sanzione pecuniaria prevista sarà maggiorata di un importo corrispondente all’intera tariffa giornaliera. Quando la sosta senza pagamento o con pagamento insufficiente si protrarrà oltre le ore 24 del giorno di accertamento, le sanzioni e le relative maggiorazioni si applicheranno per ogni periodo di ventiquattro ore in cui si protrae la violazione.
“Salvini e il Governo Meloni con una decisione che non ha alcuna motivazione se non quella di penalizzare i cittadini – sottolineano il sindaco Gianguido D’Alberto e gli assessori Graziano Ciapanna, Antonio Filipponi e Graziella Cordone – hanno deciso di cancellare l’avviso di cortesia. Si tratta di una norma dello Stato che non possiamo non rispettare, nonostante vada a vanificare tutti gli sforzi fatti da questa Amministrazione per andare incontro ai cittadini e che ci avevano portato, attraverso un attento confronto con la Prefettura, ad introdurre l’avviso di cortesia in tutti i parcheggi a pagamento. Una decisione che aveva dato frutti positivi, in particolare per l’utenza che si trovava così a pagare solo la differenza tra quanto effettivamente versato e la sosta realmente effettuata, con un minimo sovrapprezzo. Come Comune combatteremo questa decisione in tutte le sedi, proponendo probabilmente anche una raccolta di firme, con l’obiettivo di convincere il Governo a tornare sui propri passi”.
Il Sindaco Gianguido D’Alberto, nell’evidenziare come abbia già portato la questione sul tavolo dell’ANCI nazionale, invita tutte le amministrazioni “a portare avanti questa battaglia”. Intanto il Comune di Teramo, nel dialogo con la Easy Help e nell’ambito del confronto che sta portando avanti con commercianti e residenti, sta lavorando per una riduzione delle tariffe della sosta a pagamento.
“Grazie alla piena disponibilità della Easy Help, che non è mai venuta meno, stiamo andando incontro alle principali esigenze che ci sono state manifestate – conclude l’assessore Filipponi – e a breve sarà pronta una proposta che porteremo all’attenzione della relativa commissione consiliare”.
Il servizio del Tg8