Parco della Majella: Operazione anti bracconaggio, Corpo Forestale e WWF insieme a caccia di trappole sul Morrone, fortunatamente sono stati trovati pochi lacci.
Si consolida il rapporto di collaborazione tra Corpo Forestale dello Stato e WWF nell’opera di tutela della fauna sul Parco della Majella. Già lo scorso mese guardie giurate e volontari del WWF hanno partecipato ad un’operazione simile nella fascia montana tra Caramanico e San Valentino. Questa volta l’azione, finalizzata a contrastare fenomeni di bracconaggio nell’area protetta e nelle zone circostanti, ha riguardato il monte Morrone. Gruppi misti, su percorsi concordati, hanno battuto a tappeto il territorio alla ricerca dei lacci che i bracconieri piazziano in punti strategici per catturare fauna selvatica. In passato si sono registrati, purtroppo, episodi tragici con esemplari protetti come orsi marsicani, lupi, cervi e caprioli vittime di queste trappole. Nell’ultima ispezione, fortunatamente, sono stati trovati pochi lacci, nessuno sistemato di recente ed armato.
“È positivo che questa volta Forestali e volontari non abbiano trovato segni dell’attività recente dei bracconieri. Voglio illudermi – commenta la responsabile del CTA Clara D’Arcangelo – che stia aumentando la sensibilità nei confronti della natura e che il bracconaggio sia in fase di declino. In ogni caso la pratica dei controlli a sorpresa con un gran numero di persone, inaugurata in collaborazione con il WWF e con altri nuclei di volontari, continuerà e sarà estesa all’intero perimetro del Parco della Majella”.
Soddisfatto anche il delegato regionale del WWF Luciano Di Tizio che afferma:
“Per le nostre guardie giurate e per i nostri attivistiè un onore partecipare a queste azioni. Speriamo di poter dare un contributo importante e sempre maggiore per la difesa della natura nel Parco e in tutta la Regione”.