Penne: agitazione alla Brioni per la chiusura dei reparti di maglieria e camiceria

Nuovo stato di agitazione alla Brioni dopo il cambio di strategia aziendale nella gestione degli esuberi dichiarati al Mise ‪il 13 aprile‬ scorso. Preoccupa la chiusura dei reparti maglieria e camiceria.

In merito “alla paventata chiusura dei reparti di maglieria e camiceria, la direzione aziendale precisa che la gestione degli eventuali esuberi assume carattere aziendale e la gestione degli stessi sarà ricompresa nell’intero perimetro aziendale”. A differenza di quanto verbalizzato – spiegano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – l’azienda ha comunicato la chiusura dei reparti con ciò che questo comporterà per gli addetti di maglieria e camiceria. Per questo le organizzazioni sindacali unitamente alle RSU dichiarano lo stato di agitazione e un sit-in fissato per il ‪7 settembre‬ davanti ai cancelli dello stabilimento Brioni: da definire un pacchetto di ore di sciopero.

“Si tratta di una proposta incomprensibile che comprometterà il rapporto tra azienda, sindacati e istituzioni”. Sono le parole dell’assessore comunale di Penne alle attività produttive, Gilberto Petrucci, in merito alla notizia ufficializzata oggi dalle organizzazioni sindacali secondo la quale il gruppo Brioni intenderebbe procedere alla chiusura delle linee di maglieria e camiceria senza ricollocare i dipendenti in altri reparti dell’azienda, disattendendo quindi l’accordo sottoscritto il 14 aprile scorso nella sede di Confindustria Chieti-Pescara. “Auspico un ripensamento e, soprattutto, un cambio di atteggiamento da parte dell’azienda – conclude Petrucci – affinché siano rispettati gli accordi assunti al Mise. Esprimo vicinanza ai dipendenti del gruppo Brioni”.

 

Barbara Orsini: