Penne: è il giorno di Cucinelli in diretta a “8 Mattina in famiglia” / RIVEDI DIRETTA

Sorridente, cordiale, empatico, illuminato come nel suo stile imprenditoriale e umano ormai noto: è il giorno di Cucinelli oggi a Penne dove il re del cashmere ha inaugurato la nuova azienda di Ponte Sant’Antonio. Brunello Cucinelli IN DIRETTA a “8 Mattina in famiglia”

Una città in festa per un uomo che ha fatto del suo vivere una mission imprenditoriale e che ha deciso di scommettere sulle alte professionalità nel settore della moda che la nostra regione può vantare a partire da Penne. La vita e la carriera di Brunello Cucinelli sembrano uscite da un trattato umanistico: ha celebrato con una grande festa nel Borgo di Solomeo i suoi primi 70 anni, che lo hanno visto impegnato non soltanto nella moda ma anche nella cultura e nel sociale.

” Siete una sorta di Maranello degli abiti da uomo – dice al microfono del Tg8 IN DIRETTA a “8 Mattina in famiglia”: tra due, tre anni vogliamo immaginare centinaia di giovani talenti abruzzesi. Abbiamo la possibilità nei prossimi 10 anni di rilanciare la moda made in Italy a partire dai lavoratori come esseri umani!”.

Cucinelli parla di giusta retribuzione, di approcci stimolanti, di ambienti confortevoli e di molto altro in perfetto stile Cucinelli.

Emozionato, anche lui in diretta a “8 Mattina in famiglia”, il sindaco di Penne Gilberto Petrucci.

Dagli anni della crisi al rilancio del settore tessile con quello che già si annuncia come “l’effetto Cucinelli” che a Penne, dopo l’arrivo del re del cachemire, potrebbe fungere da attrattiva per altri grandi marchi della moda. Oggi a Penne è, infatti, il giorno di un nuovo inizio: quello della produzione dello stabilimento di Brunello Cucinelli. Nel suo primo opificio della zona Ponte di Sant’Antonio, l’imprenditore umbro ha avviato la produzione di capispalla, impiegando inizialmente tra le 70 e le 100 maestranze, che saliranno a circa 350 quando entrerà in funzione anche il secondo sito produttivo di circa 5 mila metri quadrati, al quale si affiancherà un terzo capannone da 3 mila metri quadri, destinato alla mensa aziendale. Il completamento dei lavori è previsto per il 1° gennaio 2025, così come stabilito dal cronoprogramma.

Per avviare la produzione di Cucinelli a Penne è stato ammodernato un capannone all’intersezione della statale 81, al bivio con Montebello di Bertona, e ultimata la rotonda sulla stessa statale che permetterà di agevolare l’ingresso in fabbrica ai mezzi di trasporto. L’investimento abruzzese del re del cachemire si aggira sui 2 milioni di euro e consentirà di dare lavoro a 350 persone nel polo vestino, che inizialmente si occuperà della produzione sartoriale di capispalla e giacche su misura, ma l’imprenditore umbro non esclude di ampliare la produzione del sito di Penne, avvantaggiandosi anche dell’inserimento del comune vestino nell’area della Zes, la zona economica speciale che partirà dal 1° gennaio 2024 e consentirà agli investitori di avvalersi di importanti sgravi fiscali.

Nato a Castel Rigone il 3 settembre del 1953, Brunello Cucinelli nel piccolo borgo immerso nella campagna umbra, in provincia di Perugia, conosce le fatiche e le gioie di una vita umile a contatto con la natura. «Ho ancora nei sensi il profumo, i suoni e le luci della vita contadina nella quale sono nato. Eravamo una famiglia di tredici persone, abitavamo in campagna a Castel Rigone, in un casale rustico circondato da campi, frutteti e boschi», ricorda. Assunto come indossatore da un’azienda del settore sportivo all’età di ventiquattro anni, un anno dopo prende la decisione che avrebbe cambiato la sua vita. È così che nel 1978, con pochi mezzi e una ricerca di finanziamenti nel mercato tedesco, nasce la Brunello Cucinelli SpA. Il resto è storia. A partire dal 1994 l’idea di eleganza classica e sartoriale del brand – che va ben oltre il cashmere –  diviene sempre più nota su scala globale, grazie alle aperture di boutique nelle principali capitali del mondo e grazie all’affiancamento della linea maschile alla collezione femminile. C’è chi lo definisce imprenditore illuminato, chi lo considera un degno rappresentate del cosiddetto Capitalismo Umanistico, lui però è particolarmente affezionato all’appellativo di “mercante onorevole”.

 

Barbara Orsini: