Pensioni e finanziaria: anche in Abruzzo sindacati mobilitati

La bozza della legge di bilancio 2024 contiene alcune novità peggiorative per gli importi delle future pensioni di una parte dei dipendenti pubblici: anche in Abruzzo sindacati mobilitati

Se il testo definitivo che sarà approvato dal Parlamento confermerà le disposizioni contenute nella bozza, le nuove modalità di calcolo riguarderanno, in particolare, gli importi delle pensioni di chi ha contributi nelle casse dei dipendenti degli enti locali (CPDEL), dei sanitari (CPS), degli insegnanti di scuole parificate (CPI) e degli ufficiali giudiziari (CPUG). I tagli agli assegni pensionistici oscilleranno tra il 40 e il 52% per chi, al 31 dicembre 1995, aveva 5 anni di anzianità di servizio. Quindi, chi matura quindi il diritto entro il 31 dicembre 2023, potrebbe avere convenienza ad accedere alla pensione prima del 2024. Andando in pensione entro il 2023, infatti, si neutralizzano i potenziali effetti negativi delle nuove disposizioni normative.

È opportuno sottolineare che al momento si tratta di una bozza, pertanto non vi è certezza che il testo definitivo della Legge di Stabilità confermi queste condizioni. Quindi per il sindacato diventano centrali la mobilitazione delle prossime settimane e lo sciopero generale di tutti i settori produttivi. L’astensione dal lavoro in Abruzzo e Molise è prevista per venerdì 17 novembre. Per lo sciopero generale sarà importante l’apporto che arriverà dal settore pubblico, il più coinvolto dagli effetti negativi contenuti nella bozza della manovra finanziaria del Governo Meloni.

 

Marina Moretti: