Un anno fa l’invito a Papa Francesco a partecipare alla Perdonanza con la richiesta di un vescovo ausiliare per la città da parte del Cardinale Giuseppe Petrocchi
“A più di un anno la visita del Pontefice è realtà e si è nel pieno dell’organizzazione”. Così l’arcivescovo dell’Aquila cardinale Giuseppe Petrocchi e quello ausiliare Monsignor Antonio D’Angelo con Don Claudio Tracanna hanno voluto tenere una conferenza stampa. Il 28 agosto Papa Francesco sarà all’Aquila per aprire la Porta Santa ma anche per l’Angelus prima che porterà la città dell’Aquila nel mondo.
Per l’occasione la Diocesi ha creato un logo. L’immagine del Papa accanto al rosone di Collemaggio ma c’è anche un sito creato ad hoc papafrancesco.laquila.it
Il Papa visiterà il Duomo la mattina. Entrerà dal restaurato palazzo dell’Episcopio con un accesso agevolato. Per l’incontro con i familiari delle vittime saranno le istituzioni ad invitare i familiari in piazza Duomo. Per ragioni organizzative ci saranno tre parenti stretti di una vittima del sisma per ogni famiglia. Il Papa sarà sulla sua papa mobile in piazza prima di raggiungere Collemaggio e con questa attraverserà il viale di Collemaggio così che la gente possa vederlo passare e partecipare alla visita. Il centro televisivo Vaticano sta organizzando anche i vari momenti televisivi.
“Siamo a distanza ravvicinata da questo evento epocale – ha spiegato Petrocchi – e il grande mosaico della Perdonanza si va via via componendo”.
Petrocchi ha ringraziato la prefettura, il Comune e tutti gli altri attori dicendo che avverte una convergenza tra tutti. L’Aquila ha sofferto, ha ricordato Petrocchi, ma è una città che si è sempre rialzata e che mostra i segni di una resurrezione effettiva. La città per Petrocchi sta avendo la capacità di mobilitarsi e sta mostrando una cordialità di stampo abruzzese. Il Cardinale ha sentito più volte a telefono il Papa e gli ha ricordato che lo aspettano a braccia aperte. Il Papa vuole incontrare la gente, ha detto Petrocchi, si tratterà di coniugare partecipazione e sicurezza ma la gente deve avere la possibilità di vedere il Papa ed entrarvi in contatto.
L’Aquila sarà la capitale del perdono, così l’arcivescovo. Il perdono per lui è evento profondo e alto sia nelle famiglie che tra stati facendo riferimento alle guerre. Il Papa, ha spiegato Petrocchi, personalmente ha voluto la visita al mattino e lui stesso ha insistito per l’incontro con i familiari delle vittime firmando lui stesso quella parte del programma. Con l’Angelus la città sarà nel mondo come capitale del perdono, lo ha ripetuto più volte. Per Petrocchi questa visita potrà segnare una svolta nella vita della città. Il Papa sarà in venerazione anche davanti al mausoleo di Celestino V dopo l’apertura della porta Santa e le spoglie non saranno spostate.
Celestino deve essere il Papa della Perdonanza e non altro. Qualcuno ha tentato di legare la visita di Papa Francesco a cose che non avverranno, il riferimento è alle dimissioni che Papa Francesco ha già smentito. Petrocchi ha anche detto di concentrarsi sul messaggio e non sul folklore. Le parrocchie saranno un tramite importante per permettere la partecipazione dei fedeli alla messa del Papa affinché sia una festa di tutta la città e della Diocesi. Il vescovo ausiliare mons. D’Angelo ha detto che la visita coinvolge non solo operativamente ma spiritualmente perché il messaggio è importantissimo. “Sono grato al Signore – ha detto – di essere qui”.