Perdonanza 2020: dopo l’allentamento delle restrizioni si pensa al corteo in forma ridotta e a momenti di riflessione legati a resilienza e Covid.
Non si potrà fare una Perdonanza tradizionale, quella alla quale gli aquilani sono abituati. É chiaro che anche la festa del Perdono andrà ripensata ma non sarà di certo annullata.
L’allentamento delle misure da parte del Ministero dell’Interno per le processioni rimanda al corteo storico della Bolla del 28 agosto che non potrà essere il solito. Si sta ragionando sulle norme e come studiare una formula che consenta lo svolgimento in forma ridotta e in sicurezza. Proprio oggi il portavoce del Comitato, lo storico e giornalista Massimo Alesii incontra la dottoressa Giovanna Di Matteo, che da sempre si occupa del corteo storico.
Altra idea molto interessante sulla quale si sta lavorando è il filo di dolore e speranza che unisce simbolicamente L’Aquila e Cremona, la prima distrutta dal terremoto più di dieci anni fa, la seconda colpita drammaticamente dal Covid.
Il tema è quello dei beni patrimonio culturale immateriale dell’Unesco che da quest’anno, dopo la proclamazione della Perdonanza celestiniana che si aggiunge alla liuteria tradizionale cremonese, si tenderanno la mano all’insegna della resilienza. Questo il tema. Con il Ministero dei beni culturali si ragionerà anche su questo aspetto per cercare di portare un momento di riflessione in città proprio in occasione della Perdonanza.