Ammonta a circa 350mila euro l’importo che la Regione ha previsto nel Fondo unico delle Politiche della pesca sull’esercizio 2022, con destinazione specifica all’erogazione di sostegni economici a favore degli esercenti del settore ittico
Una misura adottata al fine di fronteggiare l’emergenza scaturita principalmente dal caro carburanti, instauratosi ormai da diversi mesi senza alcun segnale di inversione di marcia. Un contributo rivolto alle 446 imprese di pesca operanti lungo tutto il litorale abruzzese (103 pescherecci adibiti alla pesca delle vongole, 232 barche definite “piccola pesca”, 111 imbarcazioni destinate allo strascico, volanti e lampare) ma che a conti fatti porterà in media a ogni operatore un somma “una tantum” di circa 785 euro. Va ricordato che tra meno di un mese tutte le barche dovranno consegnare i documenti di bordo all’autorità marittima per il programmato fermo pesca che scatterà il 16 agosto prossimo per concludersi il 22 settembre. Il problema del caro carburante verrà momentaneamente accantonato, ma si ripresenterà alla ripresa a settembre quanto le attività marinare riprenderanno in pieno.