Partirà domani alle ore 18 il corteo No G7 organizzato a Pescara nei giorni del summit internazionale sullo sviluppo. “Non è un G7 di pace” dice Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc
“Non è un corteo di pace – spiega Acerbo – quello che non condanna i crimini di Israele, ignora le richieste della Corte di Giustizia Internazionale, continua a fornire armi e sostegno all’occupazione illegale, alla pulizia etnica, all’apartheid, al genocidio. Qualche tir e 25 milioni di euro di aiuti non bastano per cancellare la vergognosa complicità del G7 e dell’Italia con il genocidio in corso a Gaza”.
La manifestazione di domani a Pescara, per il cessate il fuoco e lo stop al genocidio, sollecita l’Italia a riconoscere lo Stato di Palestina e ad interrompere la cooperazione militare e ogni fornitura di armi a Israele.
“Questo non è un G7 di pace – aggiunge il segretario nazionale di Rifondazione comunista – perché l’aumento spropositato delle spese militari brucia risorse che andrebbero utilizzate per la sanità, la scuola, le politiche sociali, per combattere il cambiamento climatico e salvare milioni di persone dalla fame. Questa passerella propagandistica del governo costa a pescaresi e abruzzesi più di 1 milione di euro che sarebbe stato meglio spendere per aiutare chi ha bisogno. Invitiamo cittadine e cittadine pescaresi e abruzzesi a partecipare al corteo NO G7 per la pace (partenza ore 18 area Madonnina). I nostri soldi per la sanità non per la guerra!”