E’ davanti ad un bivio il futuro dell’azienda Ambiente Spa che si occupa della gestione, raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Azienda oggi capitalizzata per l’85% dal Comune di Pescara (quota restante dagli altri comuni del pescarese). Dunque, acque agitate
Il piano della Regione prevede una società mista e, quindi, l’ingresso dei privati nelle società dei rifiuti non impegnate con i fondi del PNNR. Fra queste c’è proprio Ambiente Spa.
Massimo Di Giovanni Segretario Fp Cgil: “Saranno conservati i posti di lavoro? Dobbiamo capire cosa accadrà. E’ una fase embrionale nella quale ci siamo inseriti proprio per evitare questo rischio. In questa riorganizzazione l’amministrazione comunale di Pescara sarebbe privata della propria autonomia perchè se si andasse a capitale pubblico/privato, è evidente che lo scenario cambierebbe. Rispetto ad altri territori, Pescara potrebbe essere penalizzata. L’attenzione dei privati è legittima perchè l’impresa privata è tutelata dalla Costituzione. Qui deve uscire allo scoperto il primo cittadino di Pescara perchè l’amministrazione detiene l’85% delle quote di Ambiente Spa. Attualmente i dipendenti sono più di 300. In prospettiva, se pensiamo alla Nuova Pescara, i dipendenti potrebbero diventare oltre 400. Non voglio fare il sindacalista arcaico. Molte volte, in passato, quando è capitato questo, il privato ha capitalizzato i profitti e ha socializzato le perdite. Non possiamo permetterci questo”.