E’ venuto a mancare a 77 anni Giuseppe Salvatore, lo storico presidente del Dopolavoro ferroviario di Pescara. Domani alle 17 i funerali nel santuario della Madonna dei 7 dolori ai Colli.
Giuseppe Salvatore è morto nella notte, nel sonno. Lascia i tre figli Nicoletta, Mimmo e Nazario e 8 nipoti. Camera ardente allestita nella casa funeraria Mambella (via Fosso Foreste 38). Cordoglio è stato espresso sui social dai membri del Dopolavoro ferroviario. Commosso anche il messaggio del consigliere regionale Antonio Blasioli, affidato sempre a Facebook:
“Questa notte ci ha lasciati anche Giuseppe. Ferroviere in pensione e da tantissimi anni Presidente del Dopo lavoro ferroviario di Pescara, carica che rivestiva ancora con grande passione e generosità. Giuseppe ha partecipato alla vita sociale e politica della sezione Grimau ma soprattutto a quella della città. Ricordo ancora le trattative per contemplare anche lo spazio del Dopo lavoro con la nuova sistemazione dell’area di risulta, risultato che ottenne per il rispetto di precedenti accordi tra Dlf e Rete ferroviaria e per il valore fondante e sociale della sua associazione fin dalla nascita della città. Giuseppe ha animato il Dopolavoro fino all’ultimo, fino alla morte che lo ha raggiunto nel sonno. Aveva un carattere forte e forte era la sua stretta di mano. Come per le persone di un tempo quella stretta di mano valeva come e più di una firma. Pescara perde un gentiluomo impegnato. Condoglianze alla famiglia”.
L’assessore Luigi Albore Mascia ha voluto ricordare così il presidente del Dopolavoro ferroviario Giuseppe Salvatore:
“Abbiamo condiviso tante iniziative: le celebrazioni dei 150 anni della ferrovia a Pescara, il restauro della locomotiva storica e stavamo lavorando insieme alla realizzazione di un sogno: il Museo del Treno. Giuseppe Salvatore, ferroviere a riposo e presidente del Dopolavoro ferroviario di Pescara le “sue” sale le vedrà dall’alto. Ci ha lasciato silenziosamente la notte scorsa, con lo stesso garbo che è stato il suo tratto umano per tutta la vita. Lo accompagno con un pensiero e sono vicino alla sua famiglia”.