Il 6 novembre del 2020, insieme a tre complici, aveva rapinato un addetto al ritiro delle monete delle slot machine minacciandolo con le armi e portandogli via anche il furgoncino. Ai domiciliari, dal maggio scorso, evade ma stavolta finisce in carcere a Velletri.
Il colpo nel 2020, le indagini della Squadra Mobile di Pescara arrivano ai 4 della banda e il 17 maggio scorso sono scattate le misure cautelari da parte del Tribunale di Pescara. In particolare, per D. C. S., 32 anni di Pescara e con diversi precedenti penali, si è applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi, però, durante un controllo della Volante, l’uomo non è stato trovato nel domicilio dichiarato senza una giustificazione valida. Il giudice, Nicola Colantonio, su richiesta del Pubblico Ministero, Luca Sciarretta, ha deciso di sostituire e aggravare la misura cautelare personale applicandogli la custodia in carcere. Per il 32enne si sono, quindi, aperte le porte della casa circondariale di Velletri.