Al posto del campo Rampigna di Pescara un parco archeologico. Lo scorso mese di settembre la presentazione del progetto, corredato di plastico, per trasformare l’ex impianto sportivo in un’area archeologica, dove in futuro si potranno ammirare i ritrovamenti emersi durante gli scavi.
Il prossimo passo, di fatto decisivo, sarà la richiesta di finanziamenti al governo. L’importo è di circa 13 milioni di euro.
Così il sindaco di Pescara Carlo Masci:
“Abbiamo rinunciato al campo Rampigna per andare oltre, per andare verso la storia di Pescara. Il parco archeologico è un progetto concreto che dovrà interessare il Ministero dei Beni Culturali. Io e la dott.ssa Rosaria Mencarelli (responsabile della Soprintendenza alle belle arti e al paesaggio d’Abruzzo), incontreremo il Ministro Franceschini per dire che il parco archeologico deve essere finanziato con i fondi del Pnrr. C’è una storia che si ricostruisce. C’è una riqualificazione urbana complessiva. L’importo è di circa 13 milioni di euro. L’intervento si realizzerebbe fino al 2026. Questo vuol dire che rientriamo perfettamente nelle scadenze stabilite dal Pnrr. Siamo fiduciosi. Noi abbiamo fatto una scelta. Oggi quel campo sportivo, il Rampigna, non è tanto importante tanto quanto la storia di Pescara. I fondi che avevamo per il Rampigna li abbiamo dirottati in alti impianti, tant’è che stiamo riqualificando il campo Zanni e San Marco. Pescara deve puntare molto sulla sua storia, soprattutto ci credono i cittadini. Questo afflato l’ho sentito. I pescaresi vogliono ricostruire le proprie radici che sono lì. Scopriamole e portiamole alla luce”.