A Pescara al via la 3^ edizione di Abruzzo Economy Summit: riflessioni su lavoro e rilancio della regione tra i temi al centro degli stati generali dell’economia. Dopo Urso e Fitto, nel pomeriggio videomessaggio di Tajani: “Il nostro obiettivo è portare più Abruzzo nel mondo.
Per due giorni l’Abruzzo è la capitale dell’economia con la 3^ edizione di Abruzzo economy summit, che affronta temi di rilevanza nazionale. Le sfide per lo sviluppo del Mezzogiorno, i sindacati per l’Italia, i lavoratori, le imprese, la borsa come veicolo di crescita e gestione del passato generazionale, l’internazionalizzazione delle Pmi, Pnrr, imprenditoria femminile e work Life balance, le riforme istituzionali e la riforma fiscale: sono questi i macrotemi affrontati nel corso della prima giornata di lavori.
L’economista abruzzese Giuseppe Mauro ha analizzato lo stato di salute dell’economia regionale ed evidenziato la capacità di resilienza dell’Abruzzo, nonostante la crisi finanziaria, la pandemia e i conflitti bellici.
All’Aurum di Pescaragli interventi di Adolfo Urso, ministro dello sviluppo economico e del made in Italy, Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, e Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
«Questa terza edizione si colloca in un momento particolarmente importante per le politiche economiche», ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Infatti, proprio in relazione al Sud, sono state presentate riforme in Parlamento come quella sulla Zes unica, sulla strategia nazionale delle aree interne, sulle politiche per il Mezzogiorno e sulle politiche industriali rivolte all’automotive: l’Abruzzo è fortemente coinvolto con la sua industria metalmeccanica, che traina l’economia del territorio. Il Governo si è impegnato a fare tesoro dei contributi che arriveranno dal nostro Summit e questo è un incentivo a fare del nostro meglio, tutti insieme».
“Il nostro obiettivo è portare più Abruzzo nel mondo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un videomessaggio inviato all’Abruzzo Economy Summit di Pescara, in cui ha ricordato impegni ed obiettivi del Governo per sostenere lo sviluppo dell’economia dell’Italia nel mondo. “C’è un gioco di squadra come da tempo non si registrava – ha detto Tajani – per raggiungere obiettivi per noi fondamentali. In Italia ci sono 4 milioni di piccole e medie imprese che vanno sostenute e promosse nella sfida dell’internazionalizzazione. Dobbiamo portare più Italia nel mondo, valorizzando i talenti e promuovendo le nostre eccellenze. Tra i tanti settori sui quali stiamo puntando il turismo, alla luce di una domande sempre più crescente dall’estero, +27% rispetto agli anni passati. Nei giorni scorsi sono stato in Cina ed abbiamo convenuto la necessità di migliorare il meccanismo degli accessi nella nostra nazione. Così come l’ambizioso progetto ‘Turismo delle Radici’ – ha sottolineato Tajani – rivolto agli oltre 80 milioni di italiani che vivono all’estero, grazie ai fondi del PNRR, stiamo sviluppando un sistema di particolare attenzione a questo dato in termini turistici. Abbiamo portato a 4 miliardi il microcredito per le piccole imprese e sul tema della tassazione sull’extrareddito per le banche, mi preme precisare che questo non riguarda le Banche Popolari, sostegno fondamentale alle pmi nel nostro paese. Abbiamo ben chiaro quali sono le sfide che ci aspettano e sappiamo come raggiungere i nostri obiettivi”.
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“Abbiamo un Abruzzo economicamente in buona salute e in ripresa. Anzi, in alcuni settori, la regione svolge un ruolo di traino non soltanto per il Mezzogiorno ma anche per il resto d’Italia”.
Lo ha detto, questa mattina, all’Aurum di Pescara, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, nel suo intervento di saluto in apertura della terza edizione di “Abruzzo Economy Summit” che è in programma fino a domani nel capoluogo adriatico.
“Come ha avuto modo di sottolineare anche il professor Pino Mauro, docente della Facoltà di Economia dell’Università d’Annunzio Chieti-Pescara, – ha aggiunto il Presidente – sia secondo i dati Istat che sulla base di quelli dei principali centri di ricerca nazionali e internazionali, l’Abruzzo fa registrare risultati importanti in termini di innovazione, di crescita e di esportazioni. Naturalmente, – ha proseguito- questo non vuol dire che i problemi siano tutti risolti e che si stia nella stagione dell’oro. Bisogna però riconoscere, con onestà intellettuale, che il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni per creare terreno fertile a beneficio delle imprese sta dando i suoi frutti”.
In particolare, Marsilio ha fatto notare che “nelle esportazioni l’Abruzzo segna un +12% mentre a livello nazionale le esportazioni sono cresciute solo del 4%. Ovviamente, è anche merito di un tessuto produttivo sempre molto dinamico nonostante le avversità e le difficoltà logistiche con cui si è costretti ad operare”.
Tante le sfide aperte per la Regione Abruzzo: dalla ZES unica, al PNRR, alla nuova programmazione 21-27.
“La ZES, per parlare del solo Abruzzo, – ha spiegato – prima riguardava appena 1700 ettari, non chilometri quadrati. Un’area ristretta dove poter utilizzare i vantaggi fiscali e le autorizzazioni per l’insediamento delle imprese. Ora questi 1700 ettari diventano l’intero territorio della regione Abruzzo. Quindi, in qualunque zona dell’Abruzzo potranno essere fatti nuovi insediamenti o sarà possibile incrementare gli insediamenti attuali. Il credito d’imposta e la semplificazione amministrativa entreranno in vigore indipendentemente dal perimetro di quest’area ZES. E’ una grande opportunità di crescita per tutto il Sud – ha proseguito – e se cresce il Mezzogiorno cresce tutta l’Italia perché è sempre stato quello l’anello debole che ha frenato lo sviluppo complessivo del Paese. Si tratta di un risultato importante che noi siamo pronti a cogliere e, a tal proposito, -ha concluso Marsilio – stiamo lavorando in sinergia con il ministro Fitto che domani sarà proprio qui ad illustrare anche queste novità e a confrontarsi con le imprese e con il commissario Miccio per far funzionare ancora meglio uno strumento che ha cominciato a dare risultati importanti”.
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