Aperta oggi all’Aurum di Pescara la quarta edizione dell’Abruzzo Economy Summit, tra i temi sul tappeto il caso Stellantis e l’intervento del ministro Urso
Tra buone e cattive notizie, l’Abruzzo è al centro dell’attenzione nazionale riguardo ai temi legati all’economia. Se da una parte confortano i dati dell’export, dall’altra bisogna fare i conti con l’ennesima proroga della cassa integrazione alla Stellantis Europe di Atessa, annunciata ieri insieme a quella dello stabilimento di Termoli.
La cassa integrazione guadagni ordinaria porta nuove ripercussioni su tutto il comparto dell’Automotive e dell’indotto e produce danni al tessuto economico della regione. È uno degli argomenti più attuali da affrontare nel summit che ha preso il via stamane all’Aurum di Pescara.
Nel pomeriggio l’intervento da remoto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che tra l’altro ha sottolineato:
“Bisogna coniugare la sostenibilità ambientale con quella industriale per vincere la grande scommessa sull’automotive. Intanto il governo è al lavoro sulla questione Stellantis e sulla ex Sevel di Atessa”. ” “Il recente ricorso agli ammortizzatori sociali da parte di Stellantis è un segnale da non sottovalutare nel confronto con l’azienda automobilistica, in controtendenza con quanto sostenuto nei tavoli nazionali e nel confronto con la Regione”. Ha aggiunto ancora Urso collegato in videoconferenza per l’Abruzzo Economy Summit di Pescara. “Nel mercato dei veicoli l’Italia sta svolgendo un ruolo da protagonista, così come è avvenuto su tutti i principali tavoli nella regolamentazione europea per renderla sostenibile e prosegue, unitamente con il Presidente della Regione Marsilio e con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, il confronto con Stellantis, il nostro produttore nazionale. In particolare, Atessa è da sempre un’eccellenza anche tra gli stabilimenti italiani, l’impresa ne ha in più occasioni confermato la centralità. Lo ha fatto nel confronto con il Presidente della Regione e lo ha fatto – ha concluso il Ministro Adolfo Urso – anche nei tavoli nazionali”. “Il nostro Governo è impegnato in prima linea per rivedere il percorso del green deal e rendere sostenibile lo sviluppo ambientale e la transizione con una significativa transizione industriale. Dobbiamo farlo, dobbiamo coniugare una e l’altra cosa insieme come ha detto anche nel report sulla competitività l’ex premier Draghi: rendere compatibile la politica industriale con quella ambientale. Le decisioni che saranno assunte nei prossimi mesi dalla nuova Commissione indirizzeranno in maniera decisiva il mercato dell’auto”.
Proprio nei giorni in cui Stellantis ha annunciato l’ulteriore prolungamento della cassa integrazione nello stabilimento di Atessa, il ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso interviene per trattare, inevitabilmente, il tema Automotive nella prima delle due giornate dell’Abruzzo Economy Summit organizzato da Mirus all’Aurum di Pescara.
Nella mattinata sono stati i temi delle infrastrutture ad animare le tavole rotonde. Quanto alle ragioni della crisi dell’Automotive, per il presidente della Regione Marco Marsilio e per l’assessore alle attività produttive Tiziana Magnacca ad essere sotto accusa è la corsa all’elettrico:
“La particolare congiuntura che stiamo vivendo in alcuni settori produttivi è dovuta alla recessione del comparto industriale tedesco: penso a una quota importante della nostra economia regionale che esporta in Germania e che, ristagnando, provoca cassa integrazione, come nell’Automotive. Se l’Europa insegue obiettivi difficili da raggiungere, scaricando costi pesantissimi sulle imprese, il risultato è il ricorso agli ammortizzatori sociali o fabbriche che chiudono. La decisione politica, come evidenziato nel corso dell’intervento odierno dall’economista Pino Mauro, che ringrazio per la chiarezza, diventa fondamentale per indirizzare la crescita dei territori. Per questo, intendo incoraggiare Parlamento e Commissione europea, attraverso un parere di cui sono relatore presso il Comitato delle Regioni, a ripensare l’agenda della transizione ecologica verso l’elettrico. La sostenibilità, infatti, non deve essere solo ambientale ma anche sociale. Continuando a inseguire obiettivi irraggiungibili o fuori portata per il mercato rischiamo un danno irreparabile”. ha detto Marsilio.