Da mercoledì 12 aprile fino al 19 aprile, nella sala Flaiano dell’Aurum di Pescara, sarà aperta al pubblico la mostra regionale Sub Tutela Dei Rosario Livatino (l’uomo, il giudice, l’esempio), allestita dal Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo Ets
La mostra, dedicata al giudice Rosario Livatino, vittima della mafia nel 1990 e beatificato nel 2021, è un modo per ricordare adeguatamente l’uomo e il giudice, un esempio per le giovani generazioni. Un magistrato che, pur nella profondità della sua religiosità, non manifestò mai platealmente la sua fede tanto che il motto Sub Tutela Dei, che lo ispirò per la sua breve vita (morì a 38 anni da compiere il 3 ottobre successivo al suo martirio) e che veniva riportato nei suoi diari, venne decifrato solo a posteriori.
L’allestimento dunque esprime al meglio la promozione dei valori del Csv: volontariato, giustizia, legalità, attenzione agli ultimi in un processo basato sui temi della cittadinanza attiva, dell’impegno sociale, della partecipazione democratica.
La mostra, a ingresso gratuito dalle 9 alle 14 e dalle 15.30 alle 19.30, prevede un percorso diviso in quattro sezioni con testi, immagini, video e un audio che rievoca l’agguato e che introduce al percorso.
«Abbiamo visto nel magistrato Rosario Livatino un esempio di uomo che, dentro le circostanze quotidiane, è stato pieno di ideali», ha dichiarato Casto Di Bonaventura, presidente del Csv Abruzzo Ets. «Ha saputo viverli coniugandoli con tutto quello che era il suo mondo, la sua famiglia, il suo lavoro. Credo che sia un bellissimo esempio per i giovani. Il giudice Livatino è stato beatificato come martire. Non aveva bisogno di miracoli, perché ha saputo vivere la sua esperienza di uomo e magistrato fino al dono della propria vita. E questo è irraggiungibile. Diciamo che certi uomini non muoiono mai.»