A fuoco altre due macchine al 42 di via Caduti per servizio, a Pescara: a renderlo noto è Domenico Pettinari
Le due macchine si trovavano parcheggiate sotto una finestra del piano terra dello stabile popolare, le fiamme hanno raggiunto anche la tapparella che è stata parzialmente distrutta
“Una delle due macchine – racconta Pettinari, presidente del movimento politico “Pettinari per l’Abruzzo” e capogruppo consiliare – si trovava vicino al tubo del gas e solo l’intervento immediato di un condomino che ha prontamente scaricato secchi d’acqua ha evitato il peggio. Poteva accadere la tragedia se solo le fiamme fossero arrivate al tubo del gas. Ormai in via Caduti per servizio abbiamo perso il conto delle macchine date a fuoco. L’ultima macchina incendiata risale a una settimana fa, ma qui sono andati a fuoco interi palazzi mentre i residenti tra le fiamme mettevano in salvo i bambini calandoli addirittura dal balcone”.
Il rogo della notte scorsa è avvenuto intorno alle 4,30, quando il proprietario di una delle due macchine ha sentito un rumore. Affacciatosi alla finestra, ha visto la sua autovettura avvolta dalle fiamme.
“Le vittime sono cittadini onesti che vivono del proprio lavoro. – fa notare Pettinari -Ritrovarsi senza più una macchina significa anche non potere più recarsi nel posto di lavoro in maniera agevole. Io sono arrabbiatissimo perché da anni sto combattendo una battaglia di legalità e civiltà in questi luoghi, sto rischiando anche la mia vita per dire con forza che in questo quartiere c’è un emergenza sicurezza imponente. Ci sono famiglie di pregiudicati che spacciano droga a tutte le ore del giorno e della notte e che utilizzano la strada, dove dovrebbero passeggiare anche anziani e bambini, come un autodromo. Da queste parti una parola in più può essere punita dal boss di turno con aggressioni e violenze. La notte qui non si dorme perché spesso si deve assistere a scene di violenza e da tempo i cittadini hanno paura che possa capitare anche a loro di trovarsi una macchina a fuoco. Questa mattina mi sono recato subito sul posto, non posso sapere se si tratta di una incendio doloso ma una cosa è certa: non è possibile che in questa via quasi una volta ogni 15 giorni casualmente una macchina prenda fuoco.
Addirittura mi fa sorridere che esponenti della maggioranza in consiglio comunale scoprano solo ora che a Pescara c’è un problema legato alla droga per aver letto l’ultima inchiesta su Rancitelli dove una famiglia di rom cedeva oltre 300 dosi al giorno per migliaia e migliaia di euro.
Dov’erano questi politici quando per anni andavo sotto le case dei criminali mercanti di droga a gridare che li si spacciava droga anche con incassi di 3 mila euro a famiglia al giorno? Erano a criticarmi e a dire che non era vero nulla e che ero io ad inventarmi tutto. Ecco, ora penso sia arrivato il momento di chiedere scusa al sottoscritto”.
Secondo Pettinari Pescara è una città fuori ormai controllo, con accoltellamenti all’ordine del giorno sia in centro che nelle periferie, dove si spaccia droga notte e giorno e i boss hanno il controllo delle piazze e fanno paura alla gente onesta.
“A fronte di tutto ciò il centrodestra che governa Paese, Regione e Comune dovrebbe solo tacere e nascondersi perché non è riuscito nemmeno ad incrementare gli uomini e le pattuglie su strada della Polizia di Stato e ad elevare la Questura a rango superiore.
A Pescara servirebbero almeno due pattuglie in più per turno per garantire il controllo pieno del territorio e consentire soprattutto agli uomini delle forze dell’ordine di intervenire per sedare risse anche violente”.