Area di risulta Pescara e nuova sede della Regione, domani, mercoledì 1 dicembre, riunione del Comitato VIA su richiesta del Comune per escludere totalmente la procedura di V.I.A. sul progetto e la relativa partecipazione pubblica
In una nota a firma dei responsabili della Stazione Ornitologica Abruzzese viene definita surreale la risposta del Comune alle osservazioni da loro depositate. Il Municipio insiste sul no alla procedura di VIA sul progetto ma ammette che serve la VAS sul piano urbanistico che lo contiene.
Questo il commento della SOA: “A Pescara cementificato già il 50% del suolo comunale, serve piantare alberi per la crisi climatica e non svilire con una colata di cemento l’unico progetto, quello del parco centrale, che va in questa direzione.
Il comune di Pescara da un lato pretende di escludere totalmente qualsiasi procedura di valutazione ambientale sulla nuova variante al progetto del Parco centrale sulle aree di risulta finalizzata a ridurre le aree verdi per far edificare la nuova sede della regione ma dall’altro, solo a seguito delle puntuali osservazioni della SOA depositate in regione, è costretto ad ammettere che bisognerà comunque fare la Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica sulla variante urbanistica del piano.
Domani è prevista la riunione del Comitato VIA che dovrà decidere sulla richiesta del comune di poter variare il progetto già esaminato in passato dal comitato senza attivare la procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. L’ente sostiene incredibilmente che tagliare il parco originariamente previsto per inserire migliaia di mc di cemento in pieno centro a Pescara è addirittura un intervento migliorativo dal punto di vista ambientale! La Stazione Ornitologica Abruzzese nelle sue osservazioni evidenzia che a Pescara secondo i dati ISPRA è stato cementificato il 50% del territorio comunale, una quantità già ora totalmente insostenibile. In piena crisi climatica bisogna piantare quanti più alberi e non svilire uno dei pochi progetti che va in questa direzione appesantendo con nuovo cemento un centro già congestionato dal traffico.
Dichiara Augusto De Sanctis, consigliere della SOA “Sfioriamo il surrealismo. Da sempre e per banale logica si valutano ambientalmente prima i piani urbanistici e poi i singoli progetti che vengono calati nella pianificazione. Qui si vuole pretendere di fare il contrario. Prima si vuole escludere una valutazione ambientale sul progetto, poi obtorto collo si deve ammettere che si deve valutare ambientalmente il Piano che lo contiene. È come esaminare prima un progetto di un palazzo e poi valutare la modifica del Piano Regolatore che lo consente! Costruire in pieno centro la sede della regione è un errore e la procedura ambientale che il comune vuole evitare serve proprio a valutare tutte le alternative localizzative anche attraverso la partecipazione dei cittadini. A Pescara abbiamo tante aree cementificate dismesse e abbandonate in periferia, connesse a ferrovia e snodi di viabilità, la Regione vada lì regalando finalmente un parco al centro della città”.