Pescara aspetta i grandi della terra, la città pronta per il G7

E’ la settimana del G7 per Pescara: da domani, martedì 22, a giovedì 24 ottobre 2024 in città la Riunione dei Ministri dello Sviluppo del G7 presieduta dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani

“La riunione si propone di rafforzare il coordinamento internazionale umanitario sul Medio Oriente, per far fronte in particolare alla difficile situazione in Libano e a Gaza, e di consolidare un nuovo approccio strategico verso l’Africa promosso dal nostro Paese e fondato su partenariati paritari e crescita economica condivisa. La Presidenza italiana ha scelto di concentrare i lavori di Pescara su tre tematiche prioritarie: sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari sostenibili, infrastrutture e investimenti sostenibili, salute globale”. Così la descrizione direttamente dal sito ministeriale.

Dal 1998 il Gruppo si riunisce anche a livello ministeriale per affrontare delle tematiche specifiche. In particolare, i Ministri G7 e i loro ospiti daranno seguito agli impegni presi dai Leader nel Comunicato Finale di Borgo Egnazia nell’ambito dell’iniziativa G7 sui sistemi alimentari (AFSI), con particolare riferimento alle connessioni tra clima e sistemi agroalimentari, tra finanza e clima e al tema cruciale della malnutrizione infantile. I Ministri si concentreranno quindi sul tema della assistenza alimentare in Medio Oriente per individuare soluzioni condivise agli urgenti bisogni umanitari della popolazione civile. Si discuterà anche di accesso alle risorse idriche e di nuove strategie per la sostenibilità delle catene del valore del caffè, con particolare attenzione agli agricoltori africani. Per quanto riguarda le infrastrutture e gli investimenti globali, i Ministri G7 si soffermeranno sui progetti ad alto potenziale trasformativo e su possibili sinergie con il Piano Mattei e con il Global Gateway dell’UE. Saranno inoltre approfondite strategie comuni in materia di istruzione, sanità e riduzione delle disuguaglianze.

E se non sono mancate polemiche lungo tutto il percorso di attesa e organizzazione dell’evento vi ricordiamo innanzitutto le preziose info in fatto di traffico.

https://www.rete8.it/cronaca/997-g7-pescara-dal-21-ottobre-modifiche-alla-viabilita-ecco-le-strade/

Da TUA le deviazioni per quanto riguarda i bus:https://www.tuabruzzo.it/…/g7-italia-2024…/25539.htmlfbclid=IwY2xjawGCJkFleHRuA2FlbQIxMQABHY1mJjRbBc6_DgkXs7JJvzakGxTMwzPQgCkXi8eD5D5OyxKEWdyY1O6AVw_aem_QEcNz7hZLZWZWdO9v_t1LA

E poi ancora: https://www.rete8.it/cronaca/pescara-centro-operativo-comunale-aperto-durante-il-g7/.

Scuole aperte –  In vista del G7 il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha dichiarato che le scuole resteranno regolarmente aperte: “Sono presidio di legalità, chiudendole avremmo creato problema in più alle famiglie”. “In occasione dei giorni del G7 (dal 22 al 24 ottobre ndr) le scuole di Pescara resteranno regolarmente aperte. Solo per la scuola di via del Concilio, che è in zona rossa, abbiamo previsto la chiusura anticipata alle 14.30”. “Abbiamo deciso così perché riteniamo che le scuole, essendo un presidio di cultura e legalità, devono restare sempre aperte e riteniamo che non ci saranno grossi problemi, anche perché, se avessimo chiuso le scuole, avremmo creato un problema in più per le famiglie. Comunicheremo le variazioni alla viabilità, ma confidiamo anche nella collaborazione di tutti”.

La mobilitazione del Coordinamento NO G7- Le associazioni, i movimenti, le forze sindacali, sociali, politiche e culturali organizzeranno in quei giorni un “programma di azioni informative, performative e di approfondimento, che animeranno la città. «Sulla carta un forum basato sul coordinamento in materia economica e finanziaria, aiuto allo sviluppo e contributo alla pace e alla sicurezza globali», annunciano gli organizzatori. «Nella realtà un incontr.o di Paesi che con le loro politiche hanno prodotto effetti devastanti per l’economia mondiale e il futuro di gran parte dei popoli del pianeta, perpetuando continue crisi umanitarie, guerre e immani disastri ambientali.» Tra gli appuntamenti ci sono una tavola rotonda al teatro Cordova il 23 ottobre e una manifestazione nel centro cittadino il pomeriggio del 24, con un percorso ancora da definire, «contro la guerra economica, sociale e militare, in solidarietà con i disertori, i diseredati, gli oppressi e gli sfruttati di tutto il mondo, come i palestinesi, i curdi, i sudanesi». Tutto il programma delle manifestazioni del NO G7 sarà dedicato al ricordo delle vittime dell’iprite, «uno dei gas impiegati nelle guerre chimiche (dalla prima guerra mondiale in poi) e che l’Italia, e l’Abruzzo con le fabbriche di Bussi, ha purtroppo prodotto ed esportato, durante il colonialismo fascista».

Domani in programma la quinta ‘G7 Industry Stakeholder Conference’. A confronto importanti amministratori delegati e rappresentanti delle imprese del G7 e delle organizzazioni internazionali e multilaterali. A partire dalle ore 12.00, nella sala consiliare del municipio, in Piazza Italia, dopo i saluti istituzionali del sindaco Carlo Masci, di Silvano Pagliuca, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico delle province di Chieti Pescara e Teramoassociazione territoriale di Confindustria promotrice dello svolgimento del B7 in Abruzzo, e del B7 Chair Emma Marcegaglia. Ci sarà il discorso della Presidenza italiana del G7 rappresentata dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il discorso programmatico di Achim Steiner, Amministratore Programma di sviluppo delle Nazioni Unite – UNDP. https://www.rete8.it/cronaca/123pescara-ospita-la-g7-stakeholder-conference-industria-per-lo-sviluppo/

CENNI STORICI DEL G7 – Nel 1975 Valéry Giscard d’Estaing invitò a Rambouillet i leader di cinque nazioni: Stati Uniti, Germania Ovest, Italia, Regno Unito e Giappone. A questo primo incontro presero parte l’allora cancelliere tedesco, Helmut Schmidt, il presidente USA, Gerald Ford, il premier italiano, Aldo Moro e i suoi omologhi di Giappone e Regno Unito: Takeo Miki e Harold Wilson. In quella occasione fu deciso di rendere stabile e annuale questo incontro e nel 1976 vi fu ammesso il Canada. Fu in quel momento che nacque il G7: per gruppo dei sette si intendono le maggiori economie europee e gli USA più il Canada. Dal 1977 partecipano ai lavori del Gruppo anche i rappresentanti della Comunità Economica Europea, oggi Unione Europea. L’UE non assume la Presidenza di turno del G7. Nel 1994 il Gruppo dei sette si espanse e divenne G8: ad entrarvi fu la Federazione Russa, nata dopo la dissoluzione dell’URSS nel 1991. Il presidente russo, allora Boris Yeltsin, venne invitato, prima come osservatore esterno e poi nel 1997 divenne un membro effettivo del gruppo e prese parte attiva alle discussioni. Il G8 però era destinato a tornare G7: nel 2014, in seguito all’annessione illegale della Crimea, la Russia fu sospesa. Tre anni dopo fu lo stesso Putin a dichiarare che il suo paese non avrebbe più preso parte all’evento. Il G7 non è una organizzazione internazionale e quindi non ha una struttura permanente. Ogni anno, a partire dal 1° gennaio, uno degli Stati membri assume la guida del Gruppo. La nazione che detiene la presidenza funge da segretariato temporaneo e si incarica di organizzare e ospitare i lavori del Gruppo e il Vertice dei Leader. Soprattutto, la presidenza svolge un ruolo fondamentale nella definizione dell’agenda e nell’individuazione delle priorità. Il 1° gennaio 2024 l’Italia ha assunto la Presidenza per la settima volta nella sua storia, succedendo al Giappone, e la cederà al Canada il 31 dicembre 2024