Pescara, il Consiglio comunale approva il bilancio

Con 19 voti a favore, 7 contrari e 7 astenuti, il Consiglio comunale di Pescara approva il bilancio nel tardo pomeriggio. In mattinata l’opposizione compatta ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le proprie posizioni

Via libera al bilancio in consiglio comunale a Pescara: il documento di programmazione passa con 19 voti a favore, 7 contrari e 7 astenuti. In mattinata l’opposizione compatta ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le proprie posizioni.

Il bilancio di previsione 2024 – 2026 presenta un pareggio di bilancio complessivo (totale entrate = totale uscite) al netto dell’anticipazione di tesoreria pari a: 255.042.708,66 euro nel 2024, 234.460.996,11 nel 2025, 207.192.599,67 nel 2026. Per la parte corrente, le entrate correnti dell’annualità 2024 si attestano a 133.200.277,60 euro destinate alla copertura (della quota annuale del disavanzo di amministrazione pari a 2.752.943,87 euro; delle spese correnti per la gestione ordinaria dell’ente pari a 125.196.100,65 euro, di cui 12.149.611,53 per l’accantonamento al FCDE; del rimborso dei prestiti per 8.693.356,90 euro e delle spese in conto capitale per 410.000 euro). Le spese correnti previste al 2024 ammontano a 125.196.100,65 euro e presentano una riduzione rispetto all’assestato 2023 (il cui importo era pari a152.131.831,75 euro). La capacità di spesa dell’ente risulta per l’esercizio 2024 pari ad 113.046.489,12 euro. Per quanto riguarda gli investimenti, ammontano a 43.726.307,24 euro nel 2024, 28.004.877,70 nel 2025 e 6.035.000 nel 2026.

I consiglieri d’opposizione – Pd, M5S e liste civiche di centrosinistra – sono soddisfatti soprattutto per i nuovi fondi a sostegno del servizio mensa. Una “vittoria”, l’hanno definita i consiglieri di centrosinistra, quella sulle mense, che prevede “fondi maggiori stanziati nel bilancio e agevolazioni per le famiglie indigenti”. Non solo mense, c’è anche un maxi emendamento che riguarda, viene sottolineato “l’abbattimento delle barriere architettoniche e la tutela del patrimonio verde”.

 

Arianna Iannotti: