A Pescara disposta una bonifica straordinaria per le strade del rione Villa del fuoco. L’assessore Del Trecco: «In arrivo misure di controllo»
Decine e decine di sacchi dei rifiuti, divani distrutti, sterpaglie, stendini per il bucato, tapparelle, materassi vecchi, addirittura un tendone: è solo una parte della montagna di rifiuti ingombranti che gli operatori di Ambiente Spa hanno eliminato dal rione Villa del Fuoco, durante una vasta operazione di bonifica, resasi necessaria dopo alcune segnalazioni circa abbandoni selvaggi nel quartiere.
«Il ringraziamento va alla squadra tecnica, ai capiturno e agli operatori che, nonostante le temperature torride e impossibili di questi giorni, si sono comunque resi disponibili a intervenire, consapevoli che proprio per le temperature e l’afa record mantenere pulito il territorio è fondamentale ai fini di una tutela igienico-sanitaria dei residenti, anche perché stiamo vivendo le condizioni ideali per la proliferazione di insetti e roditori», ha detto l’assessore comunale all’ambiente Isabella Del Trecco. «Quanto accaduto a Villa del Fuoco è grave e richiederà l’adozione di misure di controllo e repressione straordinarie da parte dell’amministrazione comunale: misure che già stiamo concordando con la Polizia municipale.
L’intervento nasce dall’improvvisa ondata di segnalazioni arrivate sia ai centralini di Ambiente Spa che in Comune. Sotto il porticato di uno dei palazzi popolari di via Lago di Borgiano abbiamo veramente trovato di tutto: vari pezzi di mobilio da cucina, frutto evidentemente di una sostituzione di arredamento, cassettiere, scrivanie, sedie in plastica rotte, addirittura porte smontate, un mobile portatelevisore e poi decine di buste piene di rifiuti; poi un maxi-divano arancione king size in via Lago di Capestrano, lasciato sul marciapiede con accanto un cumulo di rovi e sterpaglie, frutto di qualche potatura e in questo caso Ambiente è dovuta intervenire con il ragno.
Stesso panorama in via Sacco con materassi e vari teloni. In via Gizio abbiamo trovato pezzi di legno abbandonati, stendini per il bucato e tapparelle; e poi in via Imele, vicino il campo sportivo, sono stati rimossi 10 sacchi pieni zeppi di rifiuti accatastati lungo la recinzione.
Attualmente la zona è completamente bonificata, ma ha fatto emergere una consapevolezza: innanzitutto buona parte di quei rifiuti non è di cittadini residenti nel posto, perché sono troppi, perché se le buste possono arrivare da qualche anziano del quartiere che fa ancora oggi fatica a ben comprendere il meccanismo della raccolta differenziata porta a porta, a insospettire è la presenza enorme di rifiuti ingombranti e pezzi di mobilio, tracce troppo evidenti che consentirebbero di individuare subito l’autore dell’abbandono perché magari, contestualmente, avrebbe ricevuto un arredamento nuovo che dunque lo avrebbe reso facilmente e immediatamente individuabile, denunciabile e sanzionabile.
A questo punto si fa concretamente avanti l’ipotesi che parte di quel pattume arrivi da fuori quartiere, probabilmente anche da fuori Pescara, qualcuno che non si arrende all’idea che la nostra città sta facendo passi avanti straordinari sotto il profilo ambientale anche con gli estendimenti del porta a porta che si chiuderanno a ottobre prossimo.
E allora, mentre gli operatori di Ambiente con una condotta encomiabile continuano a garantire l’igiene della città, spetta a noi amministratori alzare la guardia e predisporre misure di repressione straordinarie per cogliere sul fatto chi sporca il territorio. E lo faremo già nei prossimi giorni con il supporto della Polizia municipale.»