Manca poco più di una settimana al suono della prima campanella, che sancirà l’inizio di un nuovo anno scolastico per tutti gli istituti che hanno deciso di adeguarsi alla data di lunedì 12 settembre, individuata dalla Regione per questo nuovo inizio, dove le preoccupazioni pandemiche hanno fatto un passo indietro per concedere più spazio al problema del caro energia
A Pescara anche il liceo classico d’Annunzio si prepara a ricominciare un nuovo anno all’insegna dell’ottimismo, nonostante il periodo di crisi internazionale. L’aumento di iscrizioni ha imposto lo spostamento di sette classi del biennio nella succursale di Nostra Signora in via d’Annunzio ed è diventato lo spunto per parlare anche dei problemi legati all’edilizia scolastica: non solo carenza di spazi, ma anche inadeguatezza di quelli esistenti, come ha sottolineato Antonella Sanvitale, dirigente scolastica del liceo classico d’Annunzio.
«Mancano spazi adeguati e anche per questo la Provincia sta progettando interventi strutturali sugli edifici. Intanto quest’anno abbiamo ovviato al problema della carenza di aule con lo spostamento di sette classi tra prime e seconde nell’edificio di Nostra Signora, secondo criteri precisi e con la logica della rotazione, per cui le classi saranno fuori sede solo per un anno.
Ci apprestiamo a vivere un anno all’insegna di un ritorno alla normalità sul fronte pandemico, ma consapevoli che avremo un’altra emergenza da affrontare legata alla crisi energetica. Da questo punto di vista la settimana corta ci aiuterà a ridurre i costi, anche se gli studenti dell’indirizzo europeo, a causa del monte ore stabilito dal Ministero, andranno a scuola anche il sabato. Per il resto la temperatura sarà abbassata di qualche grado.»