Botta e risposta lungo i corridoi di Palazzo di città sui fondi destinati al programma “Qualità dell’abitare”: il gruppo consiliare del Pd parla di milioni, 15, persi laddove la maggioranza del sindaco Masci parla di “fake news e cabaret delle comunicazioni”.
“Il Comune di Pescara ha per ora perso il treno del programma ‘Qualità dell’abitare’, il primo vero banco di prova del Pnrr, che avrebbe portato progetti di rigenerazione urbana per 15 milioni di euro come la piazza del Ferro di Cavallo, il parco nord, la sistemazione della riviera sud, gli interventi al teatro D’Annunzio, il completamento del teatro Michetti, la riqualificazione di Largo Torlontano. Il ministero delle infrastrutture ha infatti annunciato il finanziamento di 159 progetti presentati dai Comuni su 271, premiando i progetti più innovativi e dunque non quello di Pescara che si è classificato appena al 246 esimo posto”.
«Per la terza volta in pochi mesi i progetti presentati dalla giunta Masci vengono bocciati dai ministeri competenti – polemizzano i consiglieri comunali del Partito Democratico, delle liste civiche di centrosinistra e del gruppo di Azione, ovvero Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli e Carlo Costantini.
“Il cabaret delle comunicazioni-fake promosso da alcuni esponenti delle minoranze in Consiglio comunale non accenna a placarsi. La brama di divulgare qualsiasi tipo di informazione, anche palesemente infondata, pur di colpire l’avversario politico, rappresenta un’offesa all’intelligenza dei cittadini e, carte alla mano, un oltraggio alla verità. E’ dura la reazione da Palazzo di città alle notizie fatte circolare in queste ore da esponenti del Pd, e del gruppo che si rifà all’ex ministro Calenda (“Azione”), secondo le quali il Comune di Pescara avrebbe perso un finanziamento da 15 milioni di euro previsto nel bando del Ministero per le Infrastrutture (Mit) “Qualità dell’abitare” (PinQua), destinato alla rigenerazione urbana e dei quartieri, cui l’ente partecipa. Innanzitutto non risponde al vero – precisano dagli uffici tecnici – che gli interventi, per i quali l’amministrazione ha presentato nei mesi scorsi una complessa scheda progettuale, siano stati esclusi per decreto dal ministro Giovannini; in realtà questi interventi non sono stati finanziati al momento, ma restano del tutto “finanziabili”, una volta che il Ministero avrà rivisitato le proposte progettuali, e tra queste quella del Comune di Pescara, sulla base dei nuovi parametri tecnico-amministrativi introdotti per una corretta gestione delle risorse previste dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Si sta infatti provvedendo a elaborare la nuova documentazione richiesta a titolo di integrazione, cosa che avverrà entro la prossima settimana. In particolare il Comune di Pescara sta ridefinendo la tempistica delle opere da realizzare e alcuni aspetti tecnici, con scadenza “entro 30 giorni” rispetto alla pubblicazione del decreto firmato il 7 ottobre dal Ministro” .
” Il ciclo negativo è iniziato con il pessimo piazzamento del progetto di demolizione e parziale ricostruzione della scuola di via Monte Siella, per la quale la giunta Masci non ha alcun piano alternativo, è proseguito con la sonora bocciatura del progetto di riqualificazione del campo sportivo Febo dei Gesuiti – insistono dal Pd – nell’ambito del bando ‘Sport e periferie’, lo stesso bando che aveva finanziato invece il progetto del Parco dello sport nell’area ex Monopolio di via Rigopiano, ed ora arriva la più sonora delle bocciature, ovvero il posizionamento in fondo alla graduatoria della proposta pescarese di ‘Qualità dell’abitare’, ampiamente fuori dal primo ciclo di finanziamento. Avevamo avvertito da subito che il criterio scelto dalla giunta, ovvero la presentazione non dei progetti migliori, ma semplicemente degli unici progetti pronti all’uso, avrebbe messo a rischio il risultato, e purtroppo così è stato. L’esultanza della giunta, che solo a luglio dava per scontato il finanziamento, si è scontrata da subito con la realtà di un posizionamento molto basso. Oggi è una brutta giornata per Pescara, che vede 159 città italiane gioire per aver portato a casa il risultato ed è costretta a guarda con meno ottimismo alle future risorse del Pnrr, visti i primi pessimi risultati di questa amministrazione sulla capacità di reperire risorse fuori dal bilancio comunale». «La storia sarebbe cambiata notevolmente se i Comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano avessero collaborato e presentato progetti innovativi anche sul piano della cooperazione fra Comuni destinati, in base alla legge vigente, ad unirsi» ha sottolineato Carlo Costantini, «spiace per la perdita di una grande opportunità di finanziamento che non si ripresenterà con facilità. Occorre più coraggio, più innovazione, più visione nel cogliere le opportunità del processo di fusione che porterà verso il Comune di Nuova Pescara».
“Va precisato che è solo una questione di tempo per ottenere i fondi richiesti: una volta che le opere previste saranno rivalutate – conclude la nota degli uffici tecnici – alla luce delle indicazioni recentemente introdotte dal Governo, con ogni probabilità saranno ammesse al finanziamento. Si ricorda che nel budget del finanziamento sono inseriti interventi per il Parco Nord, per il cosiddetto “Corridoio verde” nei pressi dell’università, per gli interventi relativi alla rigenerazione dell’area che ospita il “Ferro di Cavallo” nel quartiere Rancitelli, per parchi, giardini, strade, e per il patrimonio abitativo. “Il tempo è galantuomo” – concludono da Palazzo di città – perché qui non si tratta solo di politica ma di gravi responsabilità di chi scientemente confonde le idee della gente in un momento in cui di questo non si ha certamente bisogno, viste le difficoltà legate al post-lockdown”.