Sarà presentato il 29 aprile a Pescara l’ultimo giallo di Angela Capobianchi, La discendenza, Novecento Editore. L’appuntamento, curato dall’associazione Numero Zero e dal suo presidente Carmine Ciofani, al Museo Vittoria Colonna alle 18.00.
“Intrigante, rapido, privo di decelerazioni; volge il lettore al mondo classico e lo induce ad entrarvi… non senza timori. Tingendo di giallo una “atmosfera” considerata non tangibile dal crimine. Chi lo inizia a leggere poi non si ferma!”.
Con queste parole il presidente dell’associazione Numero Zero, Carmine Ciofani, invita alla presentazione dell’ultimo libro di Angela Capobianchi, ex avvocato, ormai da anni scrittrice a tempo pieno. La Capobianchi è autrice, tra gli altri, dei thriller Le ragioni del Lupo (Di Renzo Editore, 1998), il racconto Delitto alle Terme (Giallo Mondadori, 2001, premio Gran Giallo Città di Cattolica), I giochi di Carolina (Piemme, 2006), Esecuzione (Piemme 2011, premio Nebbia Gialla).
La discendenza è un giallo di stampo classico, nel senso più completo del termine, e non solo per la costruzione del meccanismo narrativo, ma anche perché è ambientato tra le pareti di un austero Liceo Classico, peraltro molto somigliante a quello pescarese. “Ventrem feri”, ovvero colpisci al ventre: è l’inquietante messaggio lasciato nelle viscere della professoressa di greco Barbara Baldi. L’assassino, che si firma Nerone, è al suo primo delitto, ma altri ne seguiranno e tutti avranno a che fare con il liceo. In un susseguirsi di emozioni e colpi di scena, il rebus si fa sempre più complicato, nello stile piano e lineare tipico di Angela Capobianchi. La scrittrice pescarese torna in libreria con La discendenza, pubblicato nella collana Calibro 9 di Novecento Editore. Definita dal collega Romano De Marco la regina del giallo italiano, la Capobianchi compone un intrigo di sangue, colto e avvincente, in cui la verità si annida nel profondo della storia dell’istituzione scolastica e nei respiri che lo hanno abitato: studenti, presidi, professori. Oltre 500 pagine nelle quali niente è come sembra, la verità è nascosta dal tempo, ma anche dal velo personale e intenzionale calato dai protagonisti. Spetta al fascinoso commissario Conti, investigatore “seriale” della Capobianchi, risolvere gli enigmi che funestano il prestigioso Liceo Classico. Nella veste editoriale scelta dalla casa editrice milanese per La discendenza c’è un altro talento d’Abruzzo: l’immagine di copertina è firmata dal fotografo pescarese Giancarlo Micaroni, pubblicato in diversi contest internazionali dedicati alla fotografia, come Fine Art Tokio o Black&White Critical Accademy, e premiato dal sito Urban Street Photography.