Pescara, CasaPound: “Immigrati coccolati, Italiani abbandonati”. E’ questo lo slogan che campeggia su alcuni striscioni comparsi a Pescara per contestare la decisione della Prefettura di stanziare, a partire da settembre, mille immigrati in strutture recettive della provincia.
“Questa azione nasce per protestare contro la decisione presa dal governo nazionale con l’avallo dei politici locali di stanziare oltre un migliaio di immigrati a Pescara e provincia: una decisione che riteniamo irricevibile da parte della popolazione”, spiega in una nota Mirko Iacomelli, responsabile pescarese di Cpi. “I politici che oggi governano l’Italia dovrebbero preoccuparsi prima del popolo italiano e solo successivamente, se possibile, degli immigrati. Al contrario, osserviamo come l’accoglienza dei clandestini possa contare su una disponibilità di fondi e una celerità di iniziativa che sono purtroppo sconosciute quando si tratta di assistere italiani in situazione di difficoltà per sfratti, disoccupazione, tagli di sussidi sociali”.
“E’ inaccettabile – conclude il responsabile pescarese Cpi – che con la copertura di formule quali ‘pietas cristiana’ si vengano a costituire vere e proprie corsie preferenziali per i clandestini, ledendo palesemente i diritti degli italiani, costretti a una condizione di ‘cittadini di serie B’ nella propria nazione e per di più costretti a confrontarsi con i gravi costi sociali dell’immigrazione incontrollata. Come CasaPound, saremo attivi per contrastare sul territorio il fenomeno del ‘business dell’accoglienza’, rivendicando nel contempo il diritto degli italiani a vedere lo Stato impegnare le proprie risorse per garantire lavoro e servizi sociali ai cittadini più che per ‘coccolare’ gli immigrati”.