Pescara: “Cavallo di ritorno” per il cellulare rubato, ma all’incontro trova i Carabinieri

Arrestato nell’area di risulta a Pescara un minorenne che aveva concordato l’appuntamento con il padre della ragazza derubata: 5o euro per riavere lo smartphone

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di tentata estorsione e ricettazione, un minorenne extracomunitario, domiciliato nel pescarese. Dopo il furto di un cellulare alla figlia, il padre della ragazza ha chiamato telefonicamente il numero, e alla risposta, un giovane, per la restituzione del telefono ha chiesto la somma di 50 euro fissando l’incontro all’area di risulta. A questo punto, il padre della giovane vittima, dopo aver finto di accettare la richiesta estorsiva, ha immediatamente allertato i Carabinieri che, prima dell’orario stabilito per lo scambio, si sono appostati nel luogo concordato, nei pressi dell’area di risulta zona ex silos, assistendo alla scena, ed al momento della consegna del denaro hanno bloccato il giovane straniero con il cellulare tra le mani. L’extracomunitario, al termine delle previste formalità, è stato accompagnato presso un istituto di pena minorile abruzzese dove dovrà rispondere sia di ricettazione ma anche di tentata estorsione. Il telefono cellulare è stato recuperato dai Carabinieri e restituito al legittimo proprietario.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.