Pescara, celebrazioni al “Giardino dei Giusti”

Nella giornata mondiale dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento europeo su proposta della Fondazione Gariwo e approvata all’unanimità dal Parlamento italiano nel 2017, anche Pescara ha partecipato alle celebrazioni

«I Giusti dell’Umanità sono tutti coloro che si sono sacrificati (spesso, ma non necessariamente, perdendo la vita) per salvare altre persone perseguitate o hanno lottato per la Vita, la Libertà, la Dignità e l’Uguaglianza. Non sono né eroi né santi»
Nel Talmud di Babilonia è scritto, «Chi salva una vita salva il mondo intero», ed è con questo spirito che Il Giardino dei Giusti Pescara accoglie e ricorda con la piantumazione di due alberi nella giornata del 6 marzo 2024, Wangari Muta Maathai e Carl L. H. Long. Un incontro al quale partecipano duecento studenti in rappresentanza dei millessantaquattro che hanno lavorato alla realizzazione di questa giornata.
La cerimonia si è svolta a Villa Sabucchi alla presenza del responsabile del Giardino dei Giusti di Pescara, Oscar Buonamano, del sindaco della città, Carlo Masci, del prefetto, Flavio Ferdani, del questore, Carlo Solimene, dei dirigenti scolastici delle quattro scuole che aderiscono al progetto Conversazioni a Pescara (Liceo scientifico Galileo Galilei, Istituto di Istruzione Superiore Alessandro Volta, Liceo Artistico Musicale-Coreutico Misticoni-Bellisario, Liceo Classico D’Annunzio), Carlo Cappello, Maria Pia Lentinio, Raffaella Cocco, Antonella Sanvitale.
Sono stati coinvolti 1064 ragazzi e ragazze che hanno studiato sei biografie di Giusti (tre donne e tre uomini) proposte dal presidente della Fondazione Gariwo, Foresta dei Giusti, Gabriele Nissim, e dal responsabile del Giardino dei Giusti di Pescara, Oscar Buonamano, esprimendo la preferenza per la prima donna africana che ha vinto il premio Nobel per la pace e l’atleta tedesco che alle olimpiadi di Berlino del 1936 sfidò il nazismo.

Il risultato del lavoro degli studenti ha determinato questo risultato:
Carl L.H.Long 337, Jan Palach 164, Wangari Muta Maathai 159, Sonita Alizadeh 151,
Narges Mohammadi 146, Emil Zatopek 107.
Il totale dei voti espressi è 1064.
Gli alberi di Wangari Muta Maathai e Carl L. H. Long si aggiungono a quelli già presenti nel Giardino e dedicati a Simone Veil, Gianni Cordova, Ada Rossi, Nelson Mandela, Felicia Impastato, Dimitar Peshev.

Ecco i testi delle due targhe:
Wangari Muta Maathai (1° aprile 1940, Ihithe, Kenya, 25 settembre 2011, Nairobi, Kenya) La signora degli alberi, voce simbolo della lotta per la pace è stata la prima donna centroafricana a conseguire una Laurea in Scienze biologiche e a ottenere una cattedra in veterinaria all’Università di Nairobi. Nel 2004 è la prima donna africana a vincere il Premio Nobel per la pace.
Carl L. H. Long (27 aprile 1913, Lipsia, Germania, 14 luglio 1943, Acate, Italia)
Ai Giochi olimpici di Berlino nel 1936 sfidò Jesse Owens nel salto in lungo. Quest’ultimo aveva già fallito due salti e rischiava l’eliminazione. Il tedesco andò invece dall’avversario e gli suggerì di anticipare lo stacco divenendo così simbolo universale della fratellanza tra i popoli.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.