A Pescara il Consiglio comunale approva nella notte il progetto della sede unica della Regione nell’area di risulta. Scoppia la protesta delle opposizioni
La sede unica della Regione Abruzzo nell’area di risulta di Pescara sarà presto una realtà. Il progetto da 48 milioni di euro è stato infatti approvato nella notte dal Consiglio comunale, nel corso di una seduta infuocata tra maggioranza e minoranza.
La protesta è scattata con la cancellazione di 62 emendamenti su 71 che erano stati presentati dalle opposizioni, che hanno parlato di sciagura per la città.
Ricompattandosi e ritrovando unità, nella notte la maggioranza di centrodestra ha approvato il progetto a un giorno dalla scadenza dal termine, consentendo all’amministrazione Masci di ratificare l’accordo di programma già stretto in precedenza tra Comune e Regione.
IL COMMENTO DEL SINDACO CARLO MASCI
«Si apre una nuova pagina della storia di Pescara e si chiude finalmente un’annosa vicenda che ne ha penalizzato la crescita, lo sviluppo, l’immagine urbanistica e la proiezione verso l’efficienza e la qualità della vita. Il voto compatto della maggioranza in Consiglio comunale sul futuro delle aree di risulta archivia anche il polverone politico sollevato ad arte dall’opposizione, che purtroppo non si è dimostrata all’altezza delle sfide che attendono la città e non è stata in grado di guardare oltre l’immediato e oltre una visione di parte.
Mi rammaricano anche i toni adoperati, andati ben oltre l’etica dello scontro politico, durante la discussione sull’accordo di programma per realizzare la sede della Regione in una zona centrale e nevralgica del tessuto urbano. I pescaresi devono sapere che tutto si è svolto avendo a riferimento solo e sempre l’interesse pubblico, che è poi l’interesse di tutti ad avere una città più bella, più funzionale, con un grande polmone verde attrezzato, dall’impronta architettonica di pregio e con la possibilità di usufruirne anche il sabato e la domenica.
Tutto è stato pensato e sarà realizzato in chiave moderna per esaltare la vivibilità, il senso di aggregazione e la valorizzazione dei servizi e del tempo libero, trasformando una zona oggi anonima e triste in uno spazio vivo e vivace.
Spiace constatare la miope resistenza del “partito del no”, che per ideologia è stato capace di rinnegare se stesso con precedenti e formali decisioni proprio sulla sede più idonea della Regione sulle aree di risulta, oppure dimenticando di essere stato artefice di un disegno che prevedeva un centro commerciale e due palazzi residenziali. Un po’ di coerenza tra slogan, azioni e scelte amministrative non guasterebbe, ma forse è anche troppo sperarlo.
Gli attacchi scomposti a questa maggioranza, inscenando persino teorie complottistiche e dietrologie su un malaugurato infortunio nelle presenze in consiglio, hanno avuto il solo risultato di dimostrare alla cittadinanza che il centrodestra c’è, è compatto e opera sistematicamente secondo i più trasparenti criteri di buona amministrazione, per cambiare in meglio il volto di Pescara e farne un luogo dove è bello vivere. Questo è un dato di fatto che ci è riconosciuto a livello nazionale, anche perché siamo capaci di sognare per immaginare la realtà e sappiamo trasformare le idee in progresso. A vantaggio di tutti».
Il servizio del Tg8