Caro bollette, Covid e vendite online fanno precipitare il settore del commercio e abbassare definitivamente le saracinesche dei negozi
Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Chieti – Pescara, nell’ambito dell’analisi statistica trimestrale delle imprese condotta da InfoCamere, le attività economiche della provincia di Pescara cancellate in cinque anni sono state 254. In calo anche il dato delle nuove aperture dei negozi che, nello stesso arco temporale, diminuiscono di 177 unità, delineando un quadro di sofferenza dell’economia in provincia di Pescara.
Tra le cause di questa scarsa dinamicità delle attività imprenditoriali spiccano il caro bollette, le chiusure forzate dei negozi per il Covid e l’incremento delle vendite online che battono la concorrenza del commercio al dettaglio.
Marina Dolci, presidente di Confesercenti per la provincia di Pescara, analizza al Tg8 la situazione. «Tra Covid, guerre in corso e rincaro delle bollette diventa sempre più difficile riuscire a far quadrare i conti. A queste emergenze si aggiunge anche la concorrenza dell’online che, abbattendo i costi delle tassazioni, invoglia soprattutto i più giovani ad acquistare su internet. Certamente dovremmo inventarci qualcosa per recuperare questa parte di clientela.»
Tra le possibili soluzioni per rivitalizzare il settore del commercio c’è anche quella di fare squadra col turismo, perché «i turisti ci sono tutto l’anno e non solo l’estate», ha aggiunto la presidente di Confesercenti Pescara, Marina Dolci. «Adesso ci aspettano le feste di Natale e devo dire che già da ieri abbiamo iniziato a fare i primi pacchetti. Mi auguro che il periodo sia propizio per tutti. E poi dal 5 gennaio ci saranno i saldi.»